La redazione del volume “Progetto di gestione integrata della zona costiera” è stata possibile grazie alla sinergia tra la Regione Veneto, gli enti gestori della costa e l’Università di Padova che ha permesso di produrre un lavoro ampio e condiviso da un punto di vista metodologico. Le motivazioni assunte alla base di questo lavoro sono la conservazione ottimale, la valorizzazione delle attività sul territorio balneare e la salvaguardia degli habitat naturali e dell'ecosistema di zone ad alto valore ambientale. Lo studio ha dapprima fornito un quadro generale della condizione della costa veneta, basato su misure, rilievi e calcoli omogenei e scientificamente basati per tutta la Regione. Nella fase progettuale sono state considerate 20 celle litoranee in cui è stata suddivisa la costa e per ciascuna di esse, sulla base delle elaborazioni effettuate e delle informazioni raccolte nella prima fase conoscitiva, è stato valutato il trend evolutivo e sono state di conseguenza evidenziate le criticità locali. Dopo aver stimato il fabbisogno complessivo di sedimenti necessario per bilanciare l’insufficiente apporto solido fluviale, si sono prospettate ipotesi di intervento che considerano sia interventi con opere rigide (tipo barriere sommerse o pennelli), sia interventi di ripascimento strutturali (di lunga vita tecnica), sia i periodici ripascimenti manutentivi. Il fabbisogno di sedimenti è risultato compatibile con i quantitativi di sabbie disponibili nelle zone di accumulo più prossime a costa, parzialmente integrato con prelievi da effettuare dalle cave di prestito “offshore”. Gli interventi strutturali previsti mirano a ridurre la frequenza dei ripascimenti manutentivi, che comunque devono essere considerati come una necessità per la Regione Veneto. È del tutto evidente che le indicazioni progettuali scaturite non vogliono, né possono, sostituirsi alla progettazione puntuale e specifica, che dovrà essere effettuata a scala molto più particolareggiata, effettuando rilievi, calcoli ed analisi molto più dettagliati.

Gestione integrata della zona costiera. Studio e monitoraggio per la definizione degli interventi di difesa dei litorali dall'erosione nella Regione Veneto - Linee guida

RUOL, PIERO;MARTINELLI, LUCA;FAVARETTO, CHIARA
2016

Abstract

La redazione del volume “Progetto di gestione integrata della zona costiera” è stata possibile grazie alla sinergia tra la Regione Veneto, gli enti gestori della costa e l’Università di Padova che ha permesso di produrre un lavoro ampio e condiviso da un punto di vista metodologico. Le motivazioni assunte alla base di questo lavoro sono la conservazione ottimale, la valorizzazione delle attività sul territorio balneare e la salvaguardia degli habitat naturali e dell'ecosistema di zone ad alto valore ambientale. Lo studio ha dapprima fornito un quadro generale della condizione della costa veneta, basato su misure, rilievi e calcoli omogenei e scientificamente basati per tutta la Regione. Nella fase progettuale sono state considerate 20 celle litoranee in cui è stata suddivisa la costa e per ciascuna di esse, sulla base delle elaborazioni effettuate e delle informazioni raccolte nella prima fase conoscitiva, è stato valutato il trend evolutivo e sono state di conseguenza evidenziate le criticità locali. Dopo aver stimato il fabbisogno complessivo di sedimenti necessario per bilanciare l’insufficiente apporto solido fluviale, si sono prospettate ipotesi di intervento che considerano sia interventi con opere rigide (tipo barriere sommerse o pennelli), sia interventi di ripascimento strutturali (di lunga vita tecnica), sia i periodici ripascimenti manutentivi. Il fabbisogno di sedimenti è risultato compatibile con i quantitativi di sabbie disponibili nelle zone di accumulo più prossime a costa, parzialmente integrato con prelievi da effettuare dalle cave di prestito “offshore”. Gli interventi strutturali previsti mirano a ridurre la frequenza dei ripascimenti manutentivi, che comunque devono essere considerati come una necessità per la Regione Veneto. È del tutto evidente che le indicazioni progettuali scaturite non vogliono, né possono, sostituirsi alla progettazione puntuale e specifica, che dovrà essere effettuata a scala molto più particolareggiata, effettuando rilievi, calcoli ed analisi molto più dettagliati.
2016
978-88-96477-84-7
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