Si assiste oggi ad un progressivo mutamento nella preparazione di una mostra, nella sua progettazione, nelle scelte e nelle modalità di comunicazione. Anzi, proprio queste ultime risentono dell’avvento delle nuove tecnologie informatizzate per la comunicazione (ICT – Information Communication Technology), tuttavia riscontrando spesso più una spettacolarizzazione dell’evento, a discapito di un accrescimento formativo-culturale al quale si dovrebbe invece aspirare. Eppure le caratteristiche “spettacolari” non vanno demonizzate tout court, ma solo se consideriamo un evento trasformato impropriamente in “spettacolo”, con la conseguenza di cercarne o farne risaltare prevalentemente gli aspetti più sensazionali e clamorosi; anzi, ci sembra fondamentale ricordare che l’etimo della parola “spettacolo” coinvolge direttamente lo sguardo di un osservatore come parte attiva in una mostra . Nondimeno le nuove tecnologie e le ICT hanno modificato, e non poco, molti dei fattori che concorrono all’organizzazione di una mostra: in primis il museo, che solitamente “offre” sia la sede che buona parte dei Beni Culturali da fruire nello “spettacolo”; l’idea stessa di Bene Culturale, che oggi ha assunto nuovi significati; le competenze culturali e tecniche che contribuiscono alla preparazione di una mostra con strumenti, contenuti e output; e infine il ruolo dell’osservatore, il quale non è più semplice spettatore, in termini di modalità percettiva e di sensibilità fruitiva
Guardare/Fruire una mostra: il ruolo delle nuove tecnologie di rappresentazione
GIORDANO, ANDREA
2015
Abstract
Si assiste oggi ad un progressivo mutamento nella preparazione di una mostra, nella sua progettazione, nelle scelte e nelle modalità di comunicazione. Anzi, proprio queste ultime risentono dell’avvento delle nuove tecnologie informatizzate per la comunicazione (ICT – Information Communication Technology), tuttavia riscontrando spesso più una spettacolarizzazione dell’evento, a discapito di un accrescimento formativo-culturale al quale si dovrebbe invece aspirare. Eppure le caratteristiche “spettacolari” non vanno demonizzate tout court, ma solo se consideriamo un evento trasformato impropriamente in “spettacolo”, con la conseguenza di cercarne o farne risaltare prevalentemente gli aspetti più sensazionali e clamorosi; anzi, ci sembra fondamentale ricordare che l’etimo della parola “spettacolo” coinvolge direttamente lo sguardo di un osservatore come parte attiva in una mostra . Nondimeno le nuove tecnologie e le ICT hanno modificato, e non poco, molti dei fattori che concorrono all’organizzazione di una mostra: in primis il museo, che solitamente “offre” sia la sede che buona parte dei Beni Culturali da fruire nello “spettacolo”; l’idea stessa di Bene Culturale, che oggi ha assunto nuovi significati; le competenze culturali e tecniche che contribuiscono alla preparazione di una mostra con strumenti, contenuti e output; e infine il ruolo dell’osservatore, il quale non è più semplice spettatore, in termini di modalità percettiva e di sensibilità fruitivaPubblicazioni consigliate
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