Partito unico, negazione della libertà di stampa e controllo del tempo libero. Sono questi i punti cardini su cui si è retto per vent’anni il regime di Benito Mussolini. L’ultimo punto è avvenuto attraverso lo scioglimento, o l’allineamento ideologico, dei circoli culturali apolitici e religiosi. Nel ventennio fascista si riscontra un buon numero di associazioni in tutti i paesi madoniti. Con 34 Cefalù è il paese che ne vanta di più. Esemplare la sezione dell’Associazione nazionale combattenti, considerata un covo di antifascisti. Un altro caso particolare dell’associazionismo cefaludese è rappresentato dal Circolo unione “Carlo Botta”. Il 9 novembre 1926 viene sciolto dal prefetto di Palermo su proposta del sottoprefetto Salvatore Leone, «perché fra i soci si trovavano anarchici, comunisti, socialisti».
Sotto il controllo del Duce. Le associazioni madonite durante il fascismo
SPALLINO, GIUSEPPE
2014
Abstract
Partito unico, negazione della libertà di stampa e controllo del tempo libero. Sono questi i punti cardini su cui si è retto per vent’anni il regime di Benito Mussolini. L’ultimo punto è avvenuto attraverso lo scioglimento, o l’allineamento ideologico, dei circoli culturali apolitici e religiosi. Nel ventennio fascista si riscontra un buon numero di associazioni in tutti i paesi madoniti. Con 34 Cefalù è il paese che ne vanta di più. Esemplare la sezione dell’Associazione nazionale combattenti, considerata un covo di antifascisti. Un altro caso particolare dell’associazionismo cefaludese è rappresentato dal Circolo unione “Carlo Botta”. Il 9 novembre 1926 viene sciolto dal prefetto di Palermo su proposta del sottoprefetto Salvatore Leone, «perché fra i soci si trovavano anarchici, comunisti, socialisti».Pubblicazioni consigliate
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