Gli elasmobranchi rappresentano attrazioni popolari negli acquari pubblici e negli zoo sin dal 1860. Nel corso degli ultimi anni le conoscenze relative alla biologia e alla gestione degli elasmobranchi in ambiente controllato sono aumentate e diverse sono le specie mantenute e riprodotte con successo. Al contrario, informazioni relative alle patologie sono limitate e sono riferite principalmente a deformità spinali, patologie tiroidee, neoplasie e malattie di origine parassitaria ed infettiva. Fra queste le infezioni di origine batterica soprattutto sostenute da microrganismi appartenenti alla famiglia delle Vibrionaceae rivestono un ruolo importante in quanto spesso correlate ad episodi di mortalità. Tra le diverse specie di Vibrio il V. harveyi (sinonimo di V. carchariae), segnalato in diverse specie come squalo toro (Carcharias taurus), squalo limone (Negaprion brevirostris), squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) e spinarolo (Squalus acanthias) è spesso associato a fenomeni di meningite o ad ulcere cutanee. Altri Vibriocome V. alginolyticus, V. parahaemolyticuse il Photobacterium damselaesubsp. damselaesono stati correlati ad episodi di mortalità ma in sovrapposizione solitamente con altre patologie. L'Aeromonas salmonicida è documentata come agente causale di malattia in pinna nera (Carcharhinus melanopterus) mentre negli squali martello (Shyrna tiburo) sono stati segnalati Serratia marcescense, in giovanili con sintomi neurologici,Flavobacterium sp.. Recentemente anche i micobatteri come Mycobacterium aviume M. chelonaesono stati isolati da lesioni granulomatose diffuse rispettivamente in squalo bamboo (Hemiscyllium ocellatum) e nel pesce violino (Rhinobatos lentiginosus). Nell'acquario di Cattolica (RN) sono presenti oltre100 esemplari di elasmobranchi appartenenti a 16 specie diverse. Nel corso degli ultimi anni la maggior parte degli episodi di mortalità che si sono verificati sono riferiti principalmente a patologiedi origine batterica prevalentemente associate alla presenza di V. harveyi. In particolare tale patogeno è stato correlato al decesso di 4 giovani esemplari di S. tiburo, 5 esemplari di cui 4 esemplari giovanili ed uno adulto di squalo pinna nera (C. melanopterus), 3 esemplari giovanili di squalo bamboo (Chiloscyllium punctatum) in concomitanza con V. fischeri ed in un esemplare di squalo nutrice adulto (Ginglymostoma cirratum) in associazione alla presenza di P. damselae subsp. damselae. In tutti i soggetti deceduti sono stati riscontrati quadri di meningite ed enterite e tutti gli episodi di mortalità si sono verificati durante il periodo di quarantena o dopo il loro trasferimento in una nuova vasca. Infine in un esemplare adulto di squalo toro (C. taurus) che mostrava estese lesioni cutanee di tipo necrotico è stata rilevata la presenza di Tenacibaculum maritimum. Le principali problematiche sanitarie riscontrate nell’ambiente controllato dell’acquario sono rappresentate da infezioni batteriche sostenute da agenti patogeni opportunisti ubiquitari in ambiente acquatico (soprattutto Vibrio) che sono in grado di causare, in presenza di condizioni predisponenti, patologie batteriche superficiali e/o sistemiche anche gravi che possono portare anche alla morte. Pertanto l’applicazione di attenti protocolli gestionali possono essere utili al fine di ridurre le condizioni di stress a cui gli animali possono essere sottoposti soprattutto durante le fasi successive al trasporto e all’acclimatamento alle nuove condizioni di vita. Per quanto concerne T. maritimum ulteriori indagini andranno condotte al fine di stabilire il ruolo patogeno e le modalità di trasmissione di tale microrganismo negli elasmobranchi soprattutto in condizioni di coabitazione con teleostei.

Infezioni di origine batterica in elasmobranchi in un acquario espositivo

QUAGLIO, FRANCESCO;
2015

Abstract

Gli elasmobranchi rappresentano attrazioni popolari negli acquari pubblici e negli zoo sin dal 1860. Nel corso degli ultimi anni le conoscenze relative alla biologia e alla gestione degli elasmobranchi in ambiente controllato sono aumentate e diverse sono le specie mantenute e riprodotte con successo. Al contrario, informazioni relative alle patologie sono limitate e sono riferite principalmente a deformità spinali, patologie tiroidee, neoplasie e malattie di origine parassitaria ed infettiva. Fra queste le infezioni di origine batterica soprattutto sostenute da microrganismi appartenenti alla famiglia delle Vibrionaceae rivestono un ruolo importante in quanto spesso correlate ad episodi di mortalità. Tra le diverse specie di Vibrio il V. harveyi (sinonimo di V. carchariae), segnalato in diverse specie come squalo toro (Carcharias taurus), squalo limone (Negaprion brevirostris), squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) e spinarolo (Squalus acanthias) è spesso associato a fenomeni di meningite o ad ulcere cutanee. Altri Vibriocome V. alginolyticus, V. parahaemolyticuse il Photobacterium damselaesubsp. damselaesono stati correlati ad episodi di mortalità ma in sovrapposizione solitamente con altre patologie. L'Aeromonas salmonicida è documentata come agente causale di malattia in pinna nera (Carcharhinus melanopterus) mentre negli squali martello (Shyrna tiburo) sono stati segnalati Serratia marcescense, in giovanili con sintomi neurologici,Flavobacterium sp.. Recentemente anche i micobatteri come Mycobacterium aviume M. chelonaesono stati isolati da lesioni granulomatose diffuse rispettivamente in squalo bamboo (Hemiscyllium ocellatum) e nel pesce violino (Rhinobatos lentiginosus). Nell'acquario di Cattolica (RN) sono presenti oltre100 esemplari di elasmobranchi appartenenti a 16 specie diverse. Nel corso degli ultimi anni la maggior parte degli episodi di mortalità che si sono verificati sono riferiti principalmente a patologiedi origine batterica prevalentemente associate alla presenza di V. harveyi. In particolare tale patogeno è stato correlato al decesso di 4 giovani esemplari di S. tiburo, 5 esemplari di cui 4 esemplari giovanili ed uno adulto di squalo pinna nera (C. melanopterus), 3 esemplari giovanili di squalo bamboo (Chiloscyllium punctatum) in concomitanza con V. fischeri ed in un esemplare di squalo nutrice adulto (Ginglymostoma cirratum) in associazione alla presenza di P. damselae subsp. damselae. In tutti i soggetti deceduti sono stati riscontrati quadri di meningite ed enterite e tutti gli episodi di mortalità si sono verificati durante il periodo di quarantena o dopo il loro trasferimento in una nuova vasca. Infine in un esemplare adulto di squalo toro (C. taurus) che mostrava estese lesioni cutanee di tipo necrotico è stata rilevata la presenza di Tenacibaculum maritimum. Le principali problematiche sanitarie riscontrate nell’ambiente controllato dell’acquario sono rappresentate da infezioni batteriche sostenute da agenti patogeni opportunisti ubiquitari in ambiente acquatico (soprattutto Vibrio) che sono in grado di causare, in presenza di condizioni predisponenti, patologie batteriche superficiali e/o sistemiche anche gravi che possono portare anche alla morte. Pertanto l’applicazione di attenti protocolli gestionali possono essere utili al fine di ridurre le condizioni di stress a cui gli animali possono essere sottoposti soprattutto durante le fasi successive al trasporto e all’acclimatamento alle nuove condizioni di vita. Per quanto concerne T. maritimum ulteriori indagini andranno condotte al fine di stabilire il ruolo patogeno e le modalità di trasmissione di tale microrganismo negli elasmobranchi soprattutto in condizioni di coabitazione con teleostei.
2015
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