Il RAS (Recirculating Aquaculture System) viene considerato un sistema chiuso che dovrebbe caratterizzarsi per un ridotto rischio di insorgenza di malattie nel materiale ittico allevato e di trasferimento di patogeni alle popolazioni selvatiche, non essendoci alcun tipo d’interazione con l’ambiente circostante. Con l'obiettivo di aumentare la conoscenza e la documentazione sulla salute dei pesci e la questione del benessere animale nel RAS in scala di produzione, con il coordinamento del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea è stato avviato un monitoraggio sanitario presso l’impianto dell’azienda Porrazzito. L’azienda è stata registrata nel sistema anagrafico delle imprese di acquacoltura il 23 luglio 2015. Si tratta di un allevamento di acqua dolce a ricircolo idrico in cui si allevano le specie Morone saxatilis e Micropterus salmoides. Con lo scopo di monitorare lo stato di salute dei pesci allevati nel RAS nelle diverse fasi di accrescimento sono stati effettuati tre campionamenti, uno in gennaio e due in aprile, per un totale di 12 pesci di cui 4 esemplari di M. salmoides e 8 di M. saxatilis. Tutti i pesci sono stati sottoposti ad esame necroscopico, parassitologico e batteriologico secondo procedure di laboratorio standard. Inoltre è stata condotta RT-PCR sui cervelli di tutti gli animali per la ricerca di Betanodavirus; porzioni di branchie, cervello ed organi interni sono stati fissati in formalina tamponata al 10% per la conduzione dell’esame istologico e impronte di rene e milza sono state colorate con la metodica di Ziehl Neelsen per la ricerca di Batteri Alcool-Acido Resistenti (BAAR). Nelle vasche dell’impianto vengono monitorati giornalmente i principali parametri dell’acqua quali ossigeno, temperatura, pH, settimanalmente ammoniaca, nitriti, nitrati, periodicamente conta batterica, solidi sospesi e diossido di carbonio. Ad oggi le analisi effettuate sui pesci allevati non hanno rilevato la presenza di agenti di malattie trasmissibili, ad eccezione di lievi infestazioni branchiali sostenute da monogeni Dactylogyroidea, sebbene i risultati ottenuti siano da considerarsi preliminari nell’ambito di un’indagine temporalmente più estesa e numericamente più significativa che si protrarrà nel prossimo futuro. L’esame istologico in alcuni esemplari ha messo in evidenza a livello branchiale la presenza di rare aree otticamente vuote riferibili ad emboli gassosi a livello del circolo ematico negli animali colpiti, che potrebbero essere prodromi all’insorgenza di malattia da gas e rappresentare un fattore limitante nel riutilizzo dell’acqua nei RAS. La malattia da gas è causata da una sovrasaturazio ne di gas disciolti nell’acqua. In generale il RAS, secondo quanto osservato in queste prime esperienze di accrescimento con M. salmoides e M. saxatilis, sembrerebbe garantire il mantenimento di una buona condizione di allevamento, fatto salvo la valutazione dei possibili fattori di insorgenza della malattia da gas e tenendo comunque presente un fattore estremamente critico da un punto di vista gestionale quale l’elevato consumo di energia richiesto da questo sistema di allevamento.

Indagine preliminare sui fattori limitanti l’allevamento di specie ittiche in un impianto di acquacoltura a ricircolo (RAS).

QUAGLIO, FRANCESCO;
2016

Abstract

Il RAS (Recirculating Aquaculture System) viene considerato un sistema chiuso che dovrebbe caratterizzarsi per un ridotto rischio di insorgenza di malattie nel materiale ittico allevato e di trasferimento di patogeni alle popolazioni selvatiche, non essendoci alcun tipo d’interazione con l’ambiente circostante. Con l'obiettivo di aumentare la conoscenza e la documentazione sulla salute dei pesci e la questione del benessere animale nel RAS in scala di produzione, con il coordinamento del Dipartimento Regionale della Pesca Mediterranea è stato avviato un monitoraggio sanitario presso l’impianto dell’azienda Porrazzito. L’azienda è stata registrata nel sistema anagrafico delle imprese di acquacoltura il 23 luglio 2015. Si tratta di un allevamento di acqua dolce a ricircolo idrico in cui si allevano le specie Morone saxatilis e Micropterus salmoides. Con lo scopo di monitorare lo stato di salute dei pesci allevati nel RAS nelle diverse fasi di accrescimento sono stati effettuati tre campionamenti, uno in gennaio e due in aprile, per un totale di 12 pesci di cui 4 esemplari di M. salmoides e 8 di M. saxatilis. Tutti i pesci sono stati sottoposti ad esame necroscopico, parassitologico e batteriologico secondo procedure di laboratorio standard. Inoltre è stata condotta RT-PCR sui cervelli di tutti gli animali per la ricerca di Betanodavirus; porzioni di branchie, cervello ed organi interni sono stati fissati in formalina tamponata al 10% per la conduzione dell’esame istologico e impronte di rene e milza sono state colorate con la metodica di Ziehl Neelsen per la ricerca di Batteri Alcool-Acido Resistenti (BAAR). Nelle vasche dell’impianto vengono monitorati giornalmente i principali parametri dell’acqua quali ossigeno, temperatura, pH, settimanalmente ammoniaca, nitriti, nitrati, periodicamente conta batterica, solidi sospesi e diossido di carbonio. Ad oggi le analisi effettuate sui pesci allevati non hanno rilevato la presenza di agenti di malattie trasmissibili, ad eccezione di lievi infestazioni branchiali sostenute da monogeni Dactylogyroidea, sebbene i risultati ottenuti siano da considerarsi preliminari nell’ambito di un’indagine temporalmente più estesa e numericamente più significativa che si protrarrà nel prossimo futuro. L’esame istologico in alcuni esemplari ha messo in evidenza a livello branchiale la presenza di rare aree otticamente vuote riferibili ad emboli gassosi a livello del circolo ematico negli animali colpiti, che potrebbero essere prodromi all’insorgenza di malattia da gas e rappresentare un fattore limitante nel riutilizzo dell’acqua nei RAS. La malattia da gas è causata da una sovrasaturazio ne di gas disciolti nell’acqua. In generale il RAS, secondo quanto osservato in queste prime esperienze di accrescimento con M. salmoides e M. saxatilis, sembrerebbe garantire il mantenimento di una buona condizione di allevamento, fatto salvo la valutazione dei possibili fattori di insorgenza della malattia da gas e tenendo comunque presente un fattore estremamente critico da un punto di vista gestionale quale l’elevato consumo di energia richiesto da questo sistema di allevamento.
2016
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