Vita e studi di Timoteo I: patriarca cristiano di Baghdad. Ricerche Sull' Epistolario e sulle fonti contigue [Chrétiens en terre d'Iran III]

The period coinciding with the education and with the first part of the patriarchate of Timothy I, more or less corresponding with the second half of the 8th century, is one of the best observation points for evaluating the cultural reorganisation of the ancient Oriental Christian communities after the Muslim conquest, in particular in consequence of the establishment of the Abbasid Caliphate. The case studied here refers in particular to the life of the Church of the East, or East-Syrian Church, a vast network with a liturgical and literary tradition in aramaic language, spread along the Asian commercial routes. This Church was also the Christian community that enjoyed the best relations with the Caliphate, particularly for the role played by its schools, that acted as cultural go-betweens for the transmission of the Greek secular knowledge to the Arab speaking world. This element, that was to give its best results in the 9th and 10th centuries, thanks to the work of Christian scholars, translators and philosophers, had its starting point under the rule of Timothy. This study traces a pathway that starts with the school reform of Babai the Musician in Northern Iraq at the beginning of the 8th century, going through the vicissitudes of the Church during the Abbasid Revolution, the history of the School of Mar Abraham and Mar Gabriel, where Timothy received his education, leading to an analysis of the structure of the teachings received, based on the patriarch's intellectual output, with the aim of identifying the characteristics of the cultural policy he promoted within the Church: a decisive moment of the history of Christianity in the Middle East and, more in general, in the history of Islamic-Christian relations.

Il periodo coincidente con l'educazione e la prima parte del patriarcato di Timoteo I, più o meno coincidente con la seconda metà dell'VIII secoloè uno dei migliori punti di osservazione per valutare la riorganizzazione culturale delle antiche comunità cristiane orientali dopo la conquista islamica, in particolare in seguito all'imporsi del Califfato abbasside. Il caso qui studiato si riferisce in particolare alla vita della Chiesa dell'Est, o Chiesa siro-orientale, una vasta rete con una tradizione liturgica e letteraria in lingua aramaica, diffusa lungo le rotte commerciali dell'Asia. Questa Chiesa fu anche la comunità cristiana che godette delle migliori relazioni con il califfato, in particolare per il ruolo giocato dalle sue scuole, che agirono come mediatore per la trasmissione della sapienza secolare greca al mondo arabofono. Questo elemento, che diede i suoi maggiori risultati nel IX e X secolo, grazie all'opera di dotti cristiani, di traduttori e filosofi, ebbe il suo punto i partenza sotto la guida di Timoteo. Questo studio traccia parabola che inizia con la riforma scolastica di Babai il Musico nel Nord Iraq all'inizio dell'VIII secolo, passando attraversole vicissitudini della Chiesa nel corso della rivoluzione Abbaside, la storia della scuola di Mar Abramo and Mar Gabriele, dove Timoteo ricevette la sua educazione, fino ad una analisi della struttura dell'insegnamento ricevuto, basata sui risultati conseguiti dal patriarca, con lo scopo di identificare le caratteristiche della politica culturale da lui promossa entro la Chiesa: un momento decisivo della storia del Cristianesimo nel Medio Oriente e, più in generale, per la storia delle relazioni islamo-cristiane