Il saggio prende in esame la condizione dell'uomo odierno all'interno del contesto "città", dove - anche secondo la lettura critica di importanti pensatori che afferiscono a varie scienze umane (Bauman, Touraine, Terninck) e di filosofi che hanno denunciato l'orfanezza esistenziale dell'uomo "senza dimora" (Buber) - vengono spesso edificati muri, buncker della paura. Aprendosi alla prospettiva pedagogica, che assume teleologicamente l'orizzonte utopico del "giardino", della città-utopia, si sottolinea la necessità di mettere in atto concrete e creative strategie relazionali che- nel segno dell'ospitalità - aiutino le persone-cittadini ad "abitare la città ed esserne abitati", recuperando l'antica idea della "città interna".
We can change! a partire da uno sguardo critico al nostro essere città oggi.
MILAN, GIUSEPPE
2016
Abstract
Il saggio prende in esame la condizione dell'uomo odierno all'interno del contesto "città", dove - anche secondo la lettura critica di importanti pensatori che afferiscono a varie scienze umane (Bauman, Touraine, Terninck) e di filosofi che hanno denunciato l'orfanezza esistenziale dell'uomo "senza dimora" (Buber) - vengono spesso edificati muri, buncker della paura. Aprendosi alla prospettiva pedagogica, che assume teleologicamente l'orizzonte utopico del "giardino", della città-utopia, si sottolinea la necessità di mettere in atto concrete e creative strategie relazionali che- nel segno dell'ospitalità - aiutino le persone-cittadini ad "abitare la città ed esserne abitati", recuperando l'antica idea della "città interna".Pubblicazioni consigliate
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