Il rapporto fra disciplina lavoristica e diritto fallimentare si è realizzato fino al recente passato all’insegna della incomunicabilità reciproca, temperata dall’operare degli ammortizzatori sociali. A partire dal 1° gennaio 2016 la rivoluzione normativa intervenuta riguardo a questi ultimi, prima con la riforma Fornero e poi col c.d. Jobs Act, ha lasciato i lavoratori delle imprese in crisi senza le sperimentate tutele e ha creato gravi difficoltà agli organi delle procedure impegnati nel tentativo di salvare l’azienda e di mantenere il livello degli occupati; né aiuta in proposito la normativa europea, applicata anzi con speciale rigore nei confronti dell’Italia. È pertanto urgente rivedere le regole vigenti, in mancanza di che la crisi occupazionale rischia di aggravarsi oltre il socialmente sostenibile.
L’INQUIETA CONVIVENZA DI DIRITTO DEL FALLIMENTO E DEL LAVORO
MENTI, PAOLO
2016
Abstract
Il rapporto fra disciplina lavoristica e diritto fallimentare si è realizzato fino al recente passato all’insegna della incomunicabilità reciproca, temperata dall’operare degli ammortizzatori sociali. A partire dal 1° gennaio 2016 la rivoluzione normativa intervenuta riguardo a questi ultimi, prima con la riforma Fornero e poi col c.d. Jobs Act, ha lasciato i lavoratori delle imprese in crisi senza le sperimentate tutele e ha creato gravi difficoltà agli organi delle procedure impegnati nel tentativo di salvare l’azienda e di mantenere il livello degli occupati; né aiuta in proposito la normativa europea, applicata anzi con speciale rigore nei confronti dell’Italia. È pertanto urgente rivedere le regole vigenti, in mancanza di che la crisi occupazionale rischia di aggravarsi oltre il socialmente sostenibile.Pubblicazioni consigliate
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