I dati sulla disoccupazione giovanile in Italia, anche se in ripresa, mostrano sempre uno scenario preoccupante. Le analisi condotte su tale fenomeno indicano tra le criticità uno sbilanciamento quantitativo tra la domanda delle imprese e le scelte formative dei giovani e l’inadeguatezza dei canali di supporto alla ricerca del lavoro. Una recente ricerca condotta da McKinsey & Company (2014) punta l’attenzione sulla carenza di competenze adeguate ai bisogni del sistema economico: mentre infatti il 70% delle scuole e università del nostro Paese riterrebbe adeguate le conoscenze dei giovani in uscita dal sistema formativo, questa percentuale scende al 43% quando la domanda è posta a studenti e imprese. I dati di questa indagine mostrano inoltre la presenza di importanti lacune nell’ambito delle competenze trasversali, la cui formazione è ancora scarsamente considerata dal sistema scolastico e universitario. Lo sviluppo di iniziative che facilitino l’incontro tra gli studenti e le necessità, attuali e prospettiche, del sistema economico rappresenta quindi un’importante attività che il sistema formativo può fare per contribuire alla risoluzione di questi problemi. In particolare, all’interno di questo scenario, concentreremo la nostra attenzione sulle iniziative volte a migliorare le competenze tecniche e trasversali per una gestione efficace della transizione scuola-lavoro, quali ad esempio la redazione del curriculum vitae, la gestione del colloquio di lavoro, l’identificazione dei propri obiettivi professionali. Verrà descritto, e analizzato in termini di effetti percepiti di medio termine, il Servizio Bilancio di Competenze offerto agli studenti del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali ‘M. Fanno’ dell’Università degli Studi di Padova. Il Bilancio di Competenze è uno strumento di orientamento al lavoro che ha l’obiettivo di rendere il soggetto attivo e autonomo nella costruzione del proprio progetto professionale. Nonostante in origine fosse destinato ai lavoratori che volessero identificare e valorizzare le competenze acquisite durante pregresse esperienze lavorative, il suo utilizzo è stato via via esteso ad altre fasce di utenti, tra cui giovani neolaureati in cerca di una prima occupazione. Attraverso lo svolgimento di 19 interviste con individui che avevano svolto il Bilancio di Competenze da almeno due anni, si sono analizzati i suoi punti di forza e di debolezza come strumento di supporto alla transizione scuola-lavoro e i suoi effetti di medio termine.

Bilancio di competenze attitudinale: valutazione degli effetti di medio periodo il caso dell’Università di Padova

GIANECCHINI, MARTINA;
2016

Abstract

I dati sulla disoccupazione giovanile in Italia, anche se in ripresa, mostrano sempre uno scenario preoccupante. Le analisi condotte su tale fenomeno indicano tra le criticità uno sbilanciamento quantitativo tra la domanda delle imprese e le scelte formative dei giovani e l’inadeguatezza dei canali di supporto alla ricerca del lavoro. Una recente ricerca condotta da McKinsey & Company (2014) punta l’attenzione sulla carenza di competenze adeguate ai bisogni del sistema economico: mentre infatti il 70% delle scuole e università del nostro Paese riterrebbe adeguate le conoscenze dei giovani in uscita dal sistema formativo, questa percentuale scende al 43% quando la domanda è posta a studenti e imprese. I dati di questa indagine mostrano inoltre la presenza di importanti lacune nell’ambito delle competenze trasversali, la cui formazione è ancora scarsamente considerata dal sistema scolastico e universitario. Lo sviluppo di iniziative che facilitino l’incontro tra gli studenti e le necessità, attuali e prospettiche, del sistema economico rappresenta quindi un’importante attività che il sistema formativo può fare per contribuire alla risoluzione di questi problemi. In particolare, all’interno di questo scenario, concentreremo la nostra attenzione sulle iniziative volte a migliorare le competenze tecniche e trasversali per una gestione efficace della transizione scuola-lavoro, quali ad esempio la redazione del curriculum vitae, la gestione del colloquio di lavoro, l’identificazione dei propri obiettivi professionali. Verrà descritto, e analizzato in termini di effetti percepiti di medio termine, il Servizio Bilancio di Competenze offerto agli studenti del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali ‘M. Fanno’ dell’Università degli Studi di Padova. Il Bilancio di Competenze è uno strumento di orientamento al lavoro che ha l’obiettivo di rendere il soggetto attivo e autonomo nella costruzione del proprio progetto professionale. Nonostante in origine fosse destinato ai lavoratori che volessero identificare e valorizzare le competenze acquisite durante pregresse esperienze lavorative, il suo utilizzo è stato via via esteso ad altre fasce di utenti, tra cui giovani neolaureati in cerca di una prima occupazione. Attraverso lo svolgimento di 19 interviste con individui che avevano svolto il Bilancio di Competenze da almeno due anni, si sono analizzati i suoi punti di forza e di debolezza come strumento di supporto alla transizione scuola-lavoro e i suoi effetti di medio termine.
2016
Il counselling in Italia. Funzioni, criticità, prospettive e applicazioni
8867876406
9788867876402
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3227068
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