La revisione critica dei dati riguardanti la necropoli della prima età del ferro del Castello di Rivoli Veronese, scoperta nel 1885 ai piedi del Forte, ha consentito di definire in maniera più dettagliata le caratteristiche della ricca sepoltura maschile che, come è noto, occupava la parte centrale dell’area indagata. La tomba, databile tra la fine dell’VIII e gli inizi VII sec. a.C., era connotata dal rituale esclusivo della deposizione dei resti cremati all’interno di una situla di bronzo e comprendeva una panoplia composta da spada, punta di lancia e Schüsselheme, almeno un morso equino e un ricco servizio di vasi da banchetto in lamina di bronzo. La gran parte dei manufatti che compongono il corredo sono inoltre in larga misura di tipologia – e verosimilmente anche di provenienza – nord-alpina, il che conferma il ruolo chiave che l’aristocrazia di Rivoli, grazie al controllo anche militare di quel punto chiave sull’asse dell’Adige che corrisponde alla Chiusa di Ceraino, dovette rivestire nel complesso sistema di scambi che collegava le élites centro-europee della tarda età dei Campi d’Urne e della prima fase hallstattiana con le aristocrazie del Veneto e dei grandi centri villanoviani di Bologna e Verucchio.

Ai limiti del mondo veneto. La “Tomba del Signore” di Rivoli Veronese

CUPITO', MICHELE
2017

Abstract

La revisione critica dei dati riguardanti la necropoli della prima età del ferro del Castello di Rivoli Veronese, scoperta nel 1885 ai piedi del Forte, ha consentito di definire in maniera più dettagliata le caratteristiche della ricca sepoltura maschile che, come è noto, occupava la parte centrale dell’area indagata. La tomba, databile tra la fine dell’VIII e gli inizi VII sec. a.C., era connotata dal rituale esclusivo della deposizione dei resti cremati all’interno di una situla di bronzo e comprendeva una panoplia composta da spada, punta di lancia e Schüsselheme, almeno un morso equino e un ricco servizio di vasi da banchetto in lamina di bronzo. La gran parte dei manufatti che compongono il corredo sono inoltre in larga misura di tipologia – e verosimilmente anche di provenienza – nord-alpina, il che conferma il ruolo chiave che l’aristocrazia di Rivoli, grazie al controllo anche militare di quel punto chiave sull’asse dell’Adige che corrisponde alla Chiusa di Ceraino, dovette rivestire nel complesso sistema di scambi che collegava le élites centro-europee della tarda età dei Campi d’Urne e della prima fase hallstattiana con le aristocrazie del Veneto e dei grandi centri villanoviani di Bologna e Verucchio.
2017
Beyond Limits. Studi in onore di Giovanni Leonardi
978-88-6938-016-7
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