Ugo Ojetti fu collezionista e opinionista sagace, ma fu, soprattutto, un raffinato censore del sistema delle arti italiano e, ancor più, un manager delle esposizioni, sorta di “curatore” ante litteram, teso fra passione antiquaria e ricerca di nuove qualità espressive, connotate da un alto potenziale identitario ed economico. L’inflessione ideologica del suo operare s’inscrisse pienamente nel quadro sociale che lo vide protagonista e con esso maturò, di tempo in tempo, sensi stratificati. Queste pagine indagano l’intensità del personaggio sotto il segno del fare. Seguono cioè il filo rosso della sua esperienza, affiancando scritti pubblici e carte private, così da individuare il legame intercorso fra indirizzo critico e attività organizzativa. Egli trasse ispirazione da molti autori, cui fece il verso, attingendone schemi interpretativi, suggestioni e idee, poi abilmente trasformate in senso applicativo. Croce, Fiocco, Marangoni, Berenson e molti altri si muovono qui su uno sfondo affollato e vivace. L’obiettivo è riassumere e strutturare la “azione per l’arte” di Ojetti in un percorso credibile. La scelta dei nodi fattuali a tal fine rilevanti affianca allestimenti importanti e di felice riuscita a tentativi sfortunati ma altrettanto illuminanti. La selezione di articoli e documenti, centonati in appendice, ha lo scopo di sottolineare certe sue insistenze e ossessioni argomentative.

Ugo Ojetti. Critica, azione, ideologia. Dalle Biennali d'arte antica al Premio Cremona

NEZZO, MARTA
2016

Abstract

Ugo Ojetti fu collezionista e opinionista sagace, ma fu, soprattutto, un raffinato censore del sistema delle arti italiano e, ancor più, un manager delle esposizioni, sorta di “curatore” ante litteram, teso fra passione antiquaria e ricerca di nuove qualità espressive, connotate da un alto potenziale identitario ed economico. L’inflessione ideologica del suo operare s’inscrisse pienamente nel quadro sociale che lo vide protagonista e con esso maturò, di tempo in tempo, sensi stratificati. Queste pagine indagano l’intensità del personaggio sotto il segno del fare. Seguono cioè il filo rosso della sua esperienza, affiancando scritti pubblici e carte private, così da individuare il legame intercorso fra indirizzo critico e attività organizzativa. Egli trasse ispirazione da molti autori, cui fece il verso, attingendone schemi interpretativi, suggestioni e idee, poi abilmente trasformate in senso applicativo. Croce, Fiocco, Marangoni, Berenson e molti altri si muovono qui su uno sfondo affollato e vivace. L’obiettivo è riassumere e strutturare la “azione per l’arte” di Ojetti in un percorso credibile. La scelta dei nodi fattuali a tal fine rilevanti affianca allestimenti importanti e di felice riuscita a tentativi sfortunati ma altrettanto illuminanti. La selezione di articoli e documenti, centonati in appendice, ha lo scopo di sottolineare certe sue insistenze e ossessioni argomentative.
2016
978-88-7115-971-3
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