Nuove ricerche sulle fortificazioni repubblicane di Aquileia sono state avviate nel 2011 nell’area dei Fondi Cossar con l’obiettivo di raccogliere dati cronologici e architettonici sul sistema difensivo della colonia. Lo scavo ha interessato i livelli di fondazione della cortina e ha rivelato l’uso di laterizi di modulo greco e di grandi masse di calcestruzzo di straordinaria resistenza meccanica. Le analisi archeometriche condotte su questi blocchi hanno mostrato l’uso nella malta di una polvere vulcanica di probabile provenienza centro-italica o flegrea. L’uso di polveri vulcaniche è stato riscontrato anche nelle malte usate per la costruzione del muro di difesa dell’insediamento di Ravenna (fine del iii sec. a.C.). I dati così raccolti hanno messo in luce ancora sconosciute pratiche di diffusione e uso delle polveri vulcaniche per la realizzazione di leganti idraulici in regioni poste a grande distanza dai luoghi di origine del materiale e in una fase (iii-ii sec. a.C.) quando simili procedure conoscevano le prime sperimentazioni in Italia centrale.
L’uso delle polveri pozzolaniche nei grandi cantieri della Gallia Cisalpina in età romana repubblicana: i casi di Aquileia e Ravenna
BONETTO, JACOPO
;ARTIOLI, GILBERTO;SECCO, MICHELE;ADDIS, ANNA
2016
Abstract
Nuove ricerche sulle fortificazioni repubblicane di Aquileia sono state avviate nel 2011 nell’area dei Fondi Cossar con l’obiettivo di raccogliere dati cronologici e architettonici sul sistema difensivo della colonia. Lo scavo ha interessato i livelli di fondazione della cortina e ha rivelato l’uso di laterizi di modulo greco e di grandi masse di calcestruzzo di straordinaria resistenza meccanica. Le analisi archeometriche condotte su questi blocchi hanno mostrato l’uso nella malta di una polvere vulcanica di probabile provenienza centro-italica o flegrea. L’uso di polveri vulcaniche è stato riscontrato anche nelle malte usate per la costruzione del muro di difesa dell’insediamento di Ravenna (fine del iii sec. a.C.). I dati così raccolti hanno messo in luce ancora sconosciute pratiche di diffusione e uso delle polveri vulcaniche per la realizzazione di leganti idraulici in regioni poste a grande distanza dai luoghi di origine del materiale e in una fase (iii-ii sec. a.C.) quando simili procedure conoscevano le prime sperimentazioni in Italia centrale.Pubblicazioni consigliate
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