Il contributo prende in esame il Tempio di Apollo Pythios a Gortina di Creta e ne esamina i caratteri costruttivi e architettonici grazie all'elaborazione digitale del nuovo rilievo metrico realizzato tra il 2014 e il 2016. Lo studio delle misure delle diverse componenti dell'edificio (fondazioni, euthynteria, crepidoma, alzato) e la comparazione di esse con gli standard meteorologici utilizzati nel Mediterraneo centro-orientale tra il VII e il VI sec. a.C. porta ad identificare nel piede filietereo di 33,3 cm la probabile unità di misura utilizzata dai progettisti. Le simmetrie modulari dell'impianto, che uniscono in un'organica architettura tutte le parti dell'edificio illuminano un attento progetto che dovette stare alla base della realizzazione dell'edificio. L'utilizzo di un'unità molto diffusa in ambito orientale fa inoltre intuire l'incidenza della componente orientale in questo evento di evoluzione architettonica del santuario e di trasformazione di uno dei centri vitali nel processo di formazione della polis. Le varie considerazioni e lo studio del contesto regionale portano ad ipotizzare la più che probabile presenza di maestranze fenicie attive nella nuova organizzazione monumentale che connota la nascente polis di Gortina tra VII e VI sec. a.C. Tale lettura si coniuga anche con la presenza del noto corpus di iscrizioni giuridiche della fine del VII sec. a.C. che pure sembrano correlate a tradizioni fenicie nell'introduzione dell'alfabeto a Creta.

Architetti greci arcaici: unità di misura e progetto del Tempio di Apollo Pythios a Gortyna di Creta

BONETTO, JACOPO
2016

Abstract

Il contributo prende in esame il Tempio di Apollo Pythios a Gortina di Creta e ne esamina i caratteri costruttivi e architettonici grazie all'elaborazione digitale del nuovo rilievo metrico realizzato tra il 2014 e il 2016. Lo studio delle misure delle diverse componenti dell'edificio (fondazioni, euthynteria, crepidoma, alzato) e la comparazione di esse con gli standard meteorologici utilizzati nel Mediterraneo centro-orientale tra il VII e il VI sec. a.C. porta ad identificare nel piede filietereo di 33,3 cm la probabile unità di misura utilizzata dai progettisti. Le simmetrie modulari dell'impianto, che uniscono in un'organica architettura tutte le parti dell'edificio illuminano un attento progetto che dovette stare alla base della realizzazione dell'edificio. L'utilizzo di un'unità molto diffusa in ambito orientale fa inoltre intuire l'incidenza della componente orientale in questo evento di evoluzione architettonica del santuario e di trasformazione di uno dei centri vitali nel processo di formazione della polis. Le varie considerazioni e lo studio del contesto regionale portano ad ipotizzare la più che probabile presenza di maestranze fenicie attive nella nuova organizzazione monumentale che connota la nascente polis di Gortina tra VII e VI sec. a.C. Tale lettura si coniuga anche con la presenza del noto corpus di iscrizioni giuridiche della fine del VII sec. a.C. che pure sembrano correlate a tradizioni fenicie nell'introduzione dell'alfabeto a Creta.
2016
I mille volti del passato. Studi in onore di Francesca Ghedini
978-88-7140-731-9
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