Negli ultimi anni è stata spesso sottolineata l’importanza da attribuire al ruolo degli insegnanti, dei loro atteggiamenti, delle loro caratteristiche e conoscenze nella costruzione di una scuola inclusiva. Nei documenti internazionali, per esempio nel World Report on Disability (2011), è considerato fondamentale che gli insegnanti “siano fiduciosi e competenti nell’attività professionale” (WHO, 2011, p. 222). Questa è anche una priorità della politica europea che ha portato alla realizzazione di un progetto coordinato dalla European Agency for Development in Special Needs Education conclusosi nel 2011, The Teacher Education for Inclusion (2011), il cui primo obiettivo è stato definire la formazione degli insegnanti inclusivi, cercando quindi di individuare le abilità e le capacità, le conoscenze, ma soprattutto gli atteggiamenti e i valori che dovrebbero essere presenti nel professionista dell’insegnamento. Le stesse Indicazioni Nazionali (2012) sottolineano che “la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione” (Indicazioni Nazionali MIUR, p. 15). L’obiettivo è “Una scuola di tutti e di ciascuno. La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile” (Indicazioni Nazionali, 2012; p. 20). L’interazione intensa e sistematica tra studenti e insegnanti, infatti, apre nuove opportunità di conoscenze e relazione; e questi ultimi, con i loro comportamenti e le loro proposte, costituiscono un modello di quello che i loro alunni possono aspettarsi dal contesto esterno. All’insegnante, oggi più che mai, si chiede di agire in un contesto caratterizzato da diversità, da ‘pluralità’ sia rispetto al funzionamento intra-individuale dalle quali possono derivare fragilità (a volte dovute solo a differenze nei tempi necessari al singolo per raggiungere gli obiettivi scolastici), sia rispetto alle differenze culturali che hanno accompagnato ed accompagnano lo sviluppo e la vita quotidiana dei suoi studenti. Il contesto attuale richiede, quindi, una professionalità attenta e sensibile alle differenze individuali e culturali (plu-ri-individualità e pluri-culturalità), capace così di creare spazi in cui ogni studente possa sviluppare un senso di appartenenza, una partecipazione attiva e significativa che assicuri una educazione di qualità, ovvero l’inclusione. Tutto ciò naturalmente non chiama in causa solo cambiamenti nei curricula: richiede lo sviluppo di consapevolezze, conoscenze e abilità professionali (Durodoye, 1998) ma anche cambiamenti negli atteggiamenti (Banks, 2004) e un impegno nella costruzione di risorse personali (Nota, Ferrari, Sgaramella, & Soresi,, in press) da parte delle figure educative presenti all’interno della scuola. L’obiettivo dell’analisi che segue è, quindi, in primis prendere in considerazione e delineare le caratteristiche, le scelte e le azioni degli insegnanti che si propongano di lavorare in modo inclusivo. Per raggiungere questo obiettivo, si procederà riconsiderando l’identità professionale degli insegnanti oggi, in vista di quella che dovrà caratterizzare l’identità dell’insegnante inclusivo nel XXI secolo. Successivamente, l’attenzione si sposterà all’analisi degli atteggiamenti e delle risorse a favore dell’inclusione che dovrebbero caratterizzare i professionisti che opereranno in queste scuole. In questa analisi si utilizzeranno anche alcuni contributi scientifici che provengono sia dalla letteratura che classicamente si occupa di disabilità, sia da quella più marcatamente sociologica ed antropologica che si interessa di diversità culturali.

Il lavoro degli insegnanti a vantaggio dell’inclusione

SGARAMELLA, TERESA MARIA
2015

Abstract

Negli ultimi anni è stata spesso sottolineata l’importanza da attribuire al ruolo degli insegnanti, dei loro atteggiamenti, delle loro caratteristiche e conoscenze nella costruzione di una scuola inclusiva. Nei documenti internazionali, per esempio nel World Report on Disability (2011), è considerato fondamentale che gli insegnanti “siano fiduciosi e competenti nell’attività professionale” (WHO, 2011, p. 222). Questa è anche una priorità della politica europea che ha portato alla realizzazione di un progetto coordinato dalla European Agency for Development in Special Needs Education conclusosi nel 2011, The Teacher Education for Inclusion (2011), il cui primo obiettivo è stato definire la formazione degli insegnanti inclusivi, cercando quindi di individuare le abilità e le capacità, le conoscenze, ma soprattutto gli atteggiamenti e i valori che dovrebbero essere presenti nel professionista dell’insegnamento. Le stesse Indicazioni Nazionali (2012) sottolineano che “la definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione” (Indicazioni Nazionali MIUR, p. 15). L’obiettivo è “Una scuola di tutti e di ciascuno. La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile” (Indicazioni Nazionali, 2012; p. 20). L’interazione intensa e sistematica tra studenti e insegnanti, infatti, apre nuove opportunità di conoscenze e relazione; e questi ultimi, con i loro comportamenti e le loro proposte, costituiscono un modello di quello che i loro alunni possono aspettarsi dal contesto esterno. All’insegnante, oggi più che mai, si chiede di agire in un contesto caratterizzato da diversità, da ‘pluralità’ sia rispetto al funzionamento intra-individuale dalle quali possono derivare fragilità (a volte dovute solo a differenze nei tempi necessari al singolo per raggiungere gli obiettivi scolastici), sia rispetto alle differenze culturali che hanno accompagnato ed accompagnano lo sviluppo e la vita quotidiana dei suoi studenti. Il contesto attuale richiede, quindi, una professionalità attenta e sensibile alle differenze individuali e culturali (plu-ri-individualità e pluri-culturalità), capace così di creare spazi in cui ogni studente possa sviluppare un senso di appartenenza, una partecipazione attiva e significativa che assicuri una educazione di qualità, ovvero l’inclusione. Tutto ciò naturalmente non chiama in causa solo cambiamenti nei curricula: richiede lo sviluppo di consapevolezze, conoscenze e abilità professionali (Durodoye, 1998) ma anche cambiamenti negli atteggiamenti (Banks, 2004) e un impegno nella costruzione di risorse personali (Nota, Ferrari, Sgaramella, & Soresi,, in press) da parte delle figure educative presenti all’interno della scuola. L’obiettivo dell’analisi che segue è, quindi, in primis prendere in considerazione e delineare le caratteristiche, le scelte e le azioni degli insegnanti che si propongano di lavorare in modo inclusivo. Per raggiungere questo obiettivo, si procederà riconsiderando l’identità professionale degli insegnanti oggi, in vista di quella che dovrà caratterizzare l’identità dell’insegnante inclusivo nel XXI secolo. Successivamente, l’attenzione si sposterà all’analisi degli atteggiamenti e delle risorse a favore dell’inclusione che dovrebbero caratterizzare i professionisti che opereranno in queste scuole. In questa analisi si utilizzeranno anche alcuni contributi scientifici che provengono sia dalla letteratura che classicamente si occupa di disabilità, sia da quella più marcatamente sociologica ed antropologica che si interessa di diversità culturali.
2015
TUTTI DIVERSAMENTE A SCUOLA. L’INCLUSIONE SCOLASTICA NEL XXI SECOLO
9788867874712
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3233212
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact