Era il 24 gennaio 1601 quando Ricci arrivava finalmente alla corte di Pechino su invito dell'Imperatore, dopo aver dimostrato nei suoi 18 anni di permanenza in Cina che anche nel mondo occidentale erano stati conseguiti livelli di virtù e di sapere almeno pari a quelli conosciuti dalla Cina della dinastia Ming. La mediazione tra l'Ordine dei gesuiti e i Cinesi avviene tramite il sapere tecnico-scientifico e filosofico -letterario. Si tratta, da parte dei gesuiti, di un impegno profuso nella trasmissione di scienze, tecnologie e arti occidentali in cui anche la musica, intesa nell'accezione più ampia di evento sonoro, gioca un ruolo da protagonista. Tutta la produzione libraria, cartografica e strumentale (nel senso di strumentario scientifico-astronomico e musicale) viene sempre presentata ai cinesi come una via per la saggezza, mediante un uso meditativo ed emblematico degli oggetti, nei quali vengono sempre inseriti espressioni e richiami morali in modo da favorire la percezione della novità proposta in chiave riflessivo-meditativa, in vista della fìnalità religiosa: la propaganda fidei. Strumenti musicali e orologi sonanti, prima mai visti in Cina, vengono impiegati secondo questa modalità comunicativa: essi diventano così doni sonori per l'imperatore Wanli, ambasciatori d'Occidente in-animati (ossia' diversamente' animati) per l'Impero del Drago.
Musica nell'attività missionaria di Matteo Ricci: i doni sonori per l'imperatore Wanli
DESSI', PAOLA
2013
Abstract
Era il 24 gennaio 1601 quando Ricci arrivava finalmente alla corte di Pechino su invito dell'Imperatore, dopo aver dimostrato nei suoi 18 anni di permanenza in Cina che anche nel mondo occidentale erano stati conseguiti livelli di virtù e di sapere almeno pari a quelli conosciuti dalla Cina della dinastia Ming. La mediazione tra l'Ordine dei gesuiti e i Cinesi avviene tramite il sapere tecnico-scientifico e filosofico -letterario. Si tratta, da parte dei gesuiti, di un impegno profuso nella trasmissione di scienze, tecnologie e arti occidentali in cui anche la musica, intesa nell'accezione più ampia di evento sonoro, gioca un ruolo da protagonista. Tutta la produzione libraria, cartografica e strumentale (nel senso di strumentario scientifico-astronomico e musicale) viene sempre presentata ai cinesi come una via per la saggezza, mediante un uso meditativo ed emblematico degli oggetti, nei quali vengono sempre inseriti espressioni e richiami morali in modo da favorire la percezione della novità proposta in chiave riflessivo-meditativa, in vista della fìnalità religiosa: la propaganda fidei. Strumenti musicali e orologi sonanti, prima mai visti in Cina, vengono impiegati secondo questa modalità comunicativa: essi diventano così doni sonori per l'imperatore Wanli, ambasciatori d'Occidente in-animati (ossia' diversamente' animati) per l'Impero del Drago.Pubblicazioni consigliate
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