Razionale : Il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) è elevato nel trapianto di rene (Tx-rene). Questo studio ha analizzato in pazienti con Tx-rene il potere predittivo di CVD fornito da informazioni disponibili pre-trapianto o nei primi sei mesi post-trapianto. Casistica e Metodi: Coorte target erano pazienti con Tx-rene in età adulta (≥ 18 anni) effettuato nel periodo 2005-10. Obiettivo dell’analisi era l’incidenza post-trapianto fino al 2015 di CVD (malattie coronariche, malattie cerebrovascolari, arteriopatie periferiche) oppure di evento competitivo composito (follow-up interrotto, insufficienza del trapianto, morte per malattia non-cardiovascolare con trapianto funzionante). Il potere predittivo di CVD è stato indagato per 34 variabili usando modelli multi-variati di regressione di Cox con inclusione di rischio competitivo. Risultati: La coorte dello studio consisteva di 629 pazienti. Il follow-up post-trapianto variava da 0.28 a 10.00 anni (mean±SD = 7.30±3.10). Primo evento incidente era una CVD in 103 pazienti ed un evento competitivo in 146 pazienti. In modelli multi-variati limitati alle sole variabili pre-trapianto, predittori indipendenti di CVD erano nefropatia diabetica (hazard ratio, HR = 6.63, 95%CI = 1.81/24.35), CVD pre-trapianto (4.87, 2.84/8.35), età al trapianto ≥ 45 anni (2.98, 1.83/4.87), sesso maschile (1.68, 1.06/2.66) e durata dialisi pre-trapianto ≥ 5 anni (1.52, 1.02/2.27). In modelli multi-variati per variabili pre-trapianto e post-trapianto insieme, la sola variabile post-trapianto con potere predittivo indipendente era evidenza a sei mesi dal traapianto di eGFR <60 mL/min x 1.73 m2 (1.75, 1.11/2.77). Da sole, nefropatia diabetica, dialisi pre-trapianto ≥ 5 anni, e CVD pre-trapianto predicevano il 91% delle CVD incidenti. L’aggiunta di altre variabili non aumentava significativamente questa percentuale. Conclusioni: I dati indicano che semplici informazioni disponibili al trapianto hanno un elevato potere predittivo per CVD post-trapianto. I dati non supportano un ruolo preponderante di fattori post-trapianto nel predire o determinare l’incidenza di malattie CVD post-trapianto.
Predizione precoce di malattie cardiovascolari in pazienti con trapianto di rene
ZINGONE, FABIANA;
2016
Abstract
Razionale : Il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) è elevato nel trapianto di rene (Tx-rene). Questo studio ha analizzato in pazienti con Tx-rene il potere predittivo di CVD fornito da informazioni disponibili pre-trapianto o nei primi sei mesi post-trapianto. Casistica e Metodi: Coorte target erano pazienti con Tx-rene in età adulta (≥ 18 anni) effettuato nel periodo 2005-10. Obiettivo dell’analisi era l’incidenza post-trapianto fino al 2015 di CVD (malattie coronariche, malattie cerebrovascolari, arteriopatie periferiche) oppure di evento competitivo composito (follow-up interrotto, insufficienza del trapianto, morte per malattia non-cardiovascolare con trapianto funzionante). Il potere predittivo di CVD è stato indagato per 34 variabili usando modelli multi-variati di regressione di Cox con inclusione di rischio competitivo. Risultati: La coorte dello studio consisteva di 629 pazienti. Il follow-up post-trapianto variava da 0.28 a 10.00 anni (mean±SD = 7.30±3.10). Primo evento incidente era una CVD in 103 pazienti ed un evento competitivo in 146 pazienti. In modelli multi-variati limitati alle sole variabili pre-trapianto, predittori indipendenti di CVD erano nefropatia diabetica (hazard ratio, HR = 6.63, 95%CI = 1.81/24.35), CVD pre-trapianto (4.87, 2.84/8.35), età al trapianto ≥ 45 anni (2.98, 1.83/4.87), sesso maschile (1.68, 1.06/2.66) e durata dialisi pre-trapianto ≥ 5 anni (1.52, 1.02/2.27). In modelli multi-variati per variabili pre-trapianto e post-trapianto insieme, la sola variabile post-trapianto con potere predittivo indipendente era evidenza a sei mesi dal traapianto di eGFR <60 mL/min x 1.73 m2 (1.75, 1.11/2.77). Da sole, nefropatia diabetica, dialisi pre-trapianto ≥ 5 anni, e CVD pre-trapianto predicevano il 91% delle CVD incidenti. L’aggiunta di altre variabili non aumentava significativamente questa percentuale. Conclusioni: I dati indicano che semplici informazioni disponibili al trapianto hanno un elevato potere predittivo per CVD post-trapianto. I dati non supportano un ruolo preponderante di fattori post-trapianto nel predire o determinare l’incidenza di malattie CVD post-trapianto.Pubblicazioni consigliate
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