"Ancora Francesco": fonti salviatesche per l'Andromeda e Perseo di Tiziano

Attraverso un'analisi di uno dei dipinti più famosi del Vecellio, l' "Andromeda e Perseo", realizzato per Filippo II e oggi conservato alla Wallace Collection di Londra, il contributo intende indagare alcuni aspetti del confronto tra la pittura di Tiziano tra quinto e sesto decennio del Cinquecento e la maniera moderna, giunta a Venezia grazie agli apporti di artisti toscani quali Francesco Salviati e Giorgio Vasari. Uno degli obiettivi principali, è quello di provare a leggere l'apparente dicotomia tra figura e paesaggio - cioè tra un ductus pittorico concluso di matrice manierista e uno più sciolto e di impasto, generalmente attribuito a una fase molto tarda del pittore - che compare in alcuni capolavori di questi anni, come il frutto di scelte formali unitarie, pertinenti non solo allo studio dell'antico attraverso i modelli di Michelangelo e Raffaello, ma anche a una riconsiderazione da parte del pittore cadorino della maniera di Francesco Salviati.