Questo saggio utilizza, per una ricognizione sui "Piccoli maestri" di Meneghello, le diverse “corporeità” rappresentate nel testo, intese nel senso di corpi, spazi e oggetti percepiti. A tale proposito, ci si interroga su quali retoriche del dettaglio e dunque su quali corporeità oggettuali, producano nel testo non solo «effetti di realtà» (Roland Barthes) ma anche più propriamente «effetti di spazio». La scrittura dei "Piccoli maestri" si configura, in sostanza, come un tentativo memoriale per sottrarre qualcosa al flusso dell’esperienza e per attingerne il senso, ben consapevoli della propria parzialità, o per usare una similitudine di Meneghello, consapevoli che sia «come attingere acqua da un fiume con la scodella» . Infatti, tutte le "cose" sensibili incontrate e descritte nel tragitto antiretorico della guerriglia , offrono altrettante occasioni per una costante, provvisoria, verifica empirica del senso. Questo fenomeno - costitutivo della caratura saggistica dell'opera - si rende palese a partire dalle armi, oggetti primari della guerra civile, e a partire dalle mappature spaziali, dai luoghi concreti della «Tebaide» partigiana.
Corporeità e percezione dello spazio nei "Piccoli maestri"
ZINATO, EMANUELE
2017
Abstract
Questo saggio utilizza, per una ricognizione sui "Piccoli maestri" di Meneghello, le diverse “corporeità” rappresentate nel testo, intese nel senso di corpi, spazi e oggetti percepiti. A tale proposito, ci si interroga su quali retoriche del dettaglio e dunque su quali corporeità oggettuali, producano nel testo non solo «effetti di realtà» (Roland Barthes) ma anche più propriamente «effetti di spazio». La scrittura dei "Piccoli maestri" si configura, in sostanza, come un tentativo memoriale per sottrarre qualcosa al flusso dell’esperienza e per attingerne il senso, ben consapevoli della propria parzialità, o per usare una similitudine di Meneghello, consapevoli che sia «come attingere acqua da un fiume con la scodella» . Infatti, tutte le "cose" sensibili incontrate e descritte nel tragitto antiretorico della guerriglia , offrono altrettante occasioni per una costante, provvisoria, verifica empirica del senso. Questo fenomeno - costitutivo della caratura saggistica dell'opera - si rende palese a partire dalle armi, oggetti primari della guerra civile, e a partire dalle mappature spaziali, dai luoghi concreti della «Tebaide» partigiana.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.