In questo contributo si è analizzato il comportamento a fatica di provini intagliati circonferenzialmente in lega di titanio grado 5, Ti-6Al-4V, e in acciaio inossidabile austenitico, AISI 304L. Sono stati eseguiti test a pura flessione, pura torsione e flesso-torsione combinate, sia in fase che fuori fase, su provini caratterizzati da diversi raggi all’apice dell’intaglio: da 0.1 a 4 mm. Le fasi di innesco e di propagazione della cricca di fatica sono state monitorate utilizzando la tecnica della caduta di potenziale elettrico. I risultati sperimentali sono stati rianalizzati per mezzo della densità di energia di deformazione (SED) mediata su un volume di controllo di raggio R0 che abbraccia l’apice dell’intaglio. Nella rianalisi, è stata considerata la vita ad innesco al fine di ridurre l’effetto dei meccanismi estrinseci agenti durante la propagazione, come il contatto strisciante e/o l’ingranamento tra le superfici di frattura. L’approccio SED ha consentito di correlare la vita ad innesco in una banda di dispersione piuttosto ristretta valida per ciascun materiale testato (Ti-6Al-4V e AISI 304L).

Innesco di cricche di fatica in barre intagliate in titanio e acciaio soggette a carichi uniassiali e multiassiali: sintesi basata sul SED mediato

CAMPAGNOLO, ALBERTO;MENEGHETTI, GIOVANNI
2017

Abstract

In questo contributo si è analizzato il comportamento a fatica di provini intagliati circonferenzialmente in lega di titanio grado 5, Ti-6Al-4V, e in acciaio inossidabile austenitico, AISI 304L. Sono stati eseguiti test a pura flessione, pura torsione e flesso-torsione combinate, sia in fase che fuori fase, su provini caratterizzati da diversi raggi all’apice dell’intaglio: da 0.1 a 4 mm. Le fasi di innesco e di propagazione della cricca di fatica sono state monitorate utilizzando la tecnica della caduta di potenziale elettrico. I risultati sperimentali sono stati rianalizzati per mezzo della densità di energia di deformazione (SED) mediata su un volume di controllo di raggio R0 che abbraccia l’apice dell’intaglio. Nella rianalisi, è stata considerata la vita ad innesco al fine di ridurre l’effetto dei meccanismi estrinseci agenti durante la propagazione, come il contatto strisciante e/o l’ingranamento tra le superfici di frattura. L’approccio SED ha consentito di correlare la vita ad innesco in una banda di dispersione piuttosto ristretta valida per ciascun materiale testato (Ti-6Al-4V e AISI 304L).
2017
Atti del 46° Convegno Nazionale AIAS
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