I pedagogisti positivisti, nell’ambito degli studi metodologici, diedero impulso alla biografia come forma di narrazione storiografica, ponendo in evidenza il contesto di vita ed il ruolo sociale svolto da alcune personalità. In questa prospettiva si possono collocare le biografie che Marchesini (1868-1931) scrisse del suo maestro Roberto Ardigò (1828-1920). Dalla comparazione delle tre biografie si può dedurre che esiste una diversità evidente tra le tre opere che interpretano da punti di vista diversi elementi differenti, ma non discordi, relativi alla vita e al pensiero di Ardigò. La prima biografia è piuttosto un’apologia che assume a tratti la forma didattica, la seconda è la difesa pubblica del Maestro dall’accusa di apostasia e di abbandono della fede, la terza è la difesa della dottrina del filosofo mantovano che tende a dimostrare, contro le accuse degli idealisti, l’importanza del carattere umanistico e nazionale del positivismo di Ardigò. Marchesini, oltre ad aver posto in evidenza il filosofo, in molte parti delle sue opere ha volutamente posto l’accento prevalentemente sull’Ardigò educatore, difensore della libertà di pensiero, in un contesto storico connotato da violente contrapposizioni sia ideologiche che politico-istituzionali e in una situazione di personale isolamento, facendo anche intravvedere una indiretta difesa delle proprie dottrine pedagogiche
Giovanni Marchesini biografo di Roberto Ardigò
CALLEGARI, CARLA
2017
Abstract
I pedagogisti positivisti, nell’ambito degli studi metodologici, diedero impulso alla biografia come forma di narrazione storiografica, ponendo in evidenza il contesto di vita ed il ruolo sociale svolto da alcune personalità. In questa prospettiva si possono collocare le biografie che Marchesini (1868-1931) scrisse del suo maestro Roberto Ardigò (1828-1920). Dalla comparazione delle tre biografie si può dedurre che esiste una diversità evidente tra le tre opere che interpretano da punti di vista diversi elementi differenti, ma non discordi, relativi alla vita e al pensiero di Ardigò. La prima biografia è piuttosto un’apologia che assume a tratti la forma didattica, la seconda è la difesa pubblica del Maestro dall’accusa di apostasia e di abbandono della fede, la terza è la difesa della dottrina del filosofo mantovano che tende a dimostrare, contro le accuse degli idealisti, l’importanza del carattere umanistico e nazionale del positivismo di Ardigò. Marchesini, oltre ad aver posto in evidenza il filosofo, in molte parti delle sue opere ha volutamente posto l’accento prevalentemente sull’Ardigò educatore, difensore della libertà di pensiero, in un contesto storico connotato da violente contrapposizioni sia ideologiche che politico-istituzionali e in una situazione di personale isolamento, facendo anche intravvedere una indiretta difesa delle proprie dottrine pedagogichePubblicazioni consigliate
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