Le ripresa economica del nostro paese in questi mesi riposta pone subito in agenda alcune questioni con una certa urgenza, le infrastrutture e le grandi opere sono tra queste, sia in termini di strategia antirecessiva e di sostegno ad un processo di crescita post-crisi, sia come precondizione essenziale a sostegno del nuovo ciclo economico. Ed immediatamente tornano sul tavolo molti temi che con la crisi erano stati messi progressivamente da parte, senza aver trovato una soluzione. Il numero di 23 di Urban Tracks ha cercato di esplorare condizioni e prospettive delle politiche infrastrutturali nei territori del Nord Est, nelle nuove condizioni generali che sono venute a determinarsi dopo la crisi, valutando novità ed inerzie rispetto ad un passato così prossimo rispetto al quale però è necessario prendere le distanze. In un serrato confronto tra le decisioni del precedente decennio, di opere in corso di realizzazione e gli obiettivi che devono essere conseguiti per un futuro neanche tanto lontano, i vari autori che hanno contribuito a questo dossier, affrontano alcuni dei nodi cruciali da sciogliere: la costruzione di nuove infrastrutture, ma anche la manutenzione (in alcuni casi non meno onerosa) di quelle esistenti; la dotazione tecnologica ormai imprescindibile (oltreché inevitabile) e strumento dello sviluppo economico e sociale; la sostenibilità tra innovazione legislativa e nuova consapevolezza collettiva. I saggi della prima parte del dossier dedicato a “Il Nord Est e le infrastrutture”, riprendono alcuni di questi spunti ed ampliano il campo della riflessione, sottolineando la necessità di una revisione critica delle politiche fino ad oggi portate avanti, tra retoriche, “narrazioni” a volte mistificanti e falsi miti. Pianificazione e processo decisionale emergono come fattori dirimenti quindi del cambiamento, e la seconda parte del dossier “I temi, le esperienze, i casi studio” lo dichiara in modo inequivocabile, sia con il racconto di una vicenda controversa come la Pedemontana Veneta o piuttosto la realizzazione della linea “ad alta velocità” nel Nord Est. La terza sezione conclude il numero spingendo lo sguardo verso alcune esperienze in corso in Trentino ed in Alto Adige che potrebbero indicare la rotta per il futuro per alcune questioni come la partecipazione, la costruzionie di nuove e diverse forme di accessibilità ai territori interni, il potenziamento delle infrastrutture e la sostenibilità.

Territorio e infrastrutture/Territory and infrastructures

SAVINO, MICHELANGELO
2017

Abstract

Le ripresa economica del nostro paese in questi mesi riposta pone subito in agenda alcune questioni con una certa urgenza, le infrastrutture e le grandi opere sono tra queste, sia in termini di strategia antirecessiva e di sostegno ad un processo di crescita post-crisi, sia come precondizione essenziale a sostegno del nuovo ciclo economico. Ed immediatamente tornano sul tavolo molti temi che con la crisi erano stati messi progressivamente da parte, senza aver trovato una soluzione. Il numero di 23 di Urban Tracks ha cercato di esplorare condizioni e prospettive delle politiche infrastrutturali nei territori del Nord Est, nelle nuove condizioni generali che sono venute a determinarsi dopo la crisi, valutando novità ed inerzie rispetto ad un passato così prossimo rispetto al quale però è necessario prendere le distanze. In un serrato confronto tra le decisioni del precedente decennio, di opere in corso di realizzazione e gli obiettivi che devono essere conseguiti per un futuro neanche tanto lontano, i vari autori che hanno contribuito a questo dossier, affrontano alcuni dei nodi cruciali da sciogliere: la costruzione di nuove infrastrutture, ma anche la manutenzione (in alcuni casi non meno onerosa) di quelle esistenti; la dotazione tecnologica ormai imprescindibile (oltreché inevitabile) e strumento dello sviluppo economico e sociale; la sostenibilità tra innovazione legislativa e nuova consapevolezza collettiva. I saggi della prima parte del dossier dedicato a “Il Nord Est e le infrastrutture”, riprendono alcuni di questi spunti ed ampliano il campo della riflessione, sottolineando la necessità di una revisione critica delle politiche fino ad oggi portate avanti, tra retoriche, “narrazioni” a volte mistificanti e falsi miti. Pianificazione e processo decisionale emergono come fattori dirimenti quindi del cambiamento, e la seconda parte del dossier “I temi, le esperienze, i casi studio” lo dichiara in modo inequivocabile, sia con il racconto di una vicenda controversa come la Pedemontana Veneta o piuttosto la realizzazione della linea “ad alta velocità” nel Nord Est. La terza sezione conclude il numero spingendo lo sguardo verso alcune esperienze in corso in Trentino ed in Alto Adige che potrebbero indicare la rotta per il futuro per alcune questioni come la partecipazione, la costruzionie di nuove e diverse forme di accessibilità ai territori interni, il potenziamento delle infrastrutture e la sostenibilità.
2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3241850
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