Nel quadro della riforma della PAC a seguito dell'ingresso nella CEE dei Paesi mediterranei, la ricerca abnalizza i problemi di aggiustamento strutturale delle piccole aziende agricole nell'Italia Centro-meridionale. La ricerca ha preso in esame cinque aree (Maremma tosco-laziale, Alta Val d'Agri, Ufita-Alta Irpinia, Basso Molise-AltaCapitanata e Bradanica-Ofantina) che si diversificano sia rispetto alla quantità e qualità di risorse impiegate nella produzione agricola, sia per il contesto economico e sociale in cui l'attività si realizza. Per ciascuna area sono stati messi a punto modelli di aziende rappresentative di cui è stata valutata l'evoluzione della competitività e del grado di autonomia alla luce dei profondi cambiamenti in atto nelle politiche fiscali e di sostegno dei redditi agricoli. Inoltre, sono state individuate le strategie di aggiustamento che esse potranno perseguire autonomamente e le domande di interventi di politica agraria. II quadro che emerge è molto differenziato ma evidenzia chele prospettive di crescita delle imprese sono condizionate, da un lato, dalla qualità delle risorse impiegate nella produzione agricola e, dall'altro, dal livello, ritmo e autonomia di crescita delle economie locali in cui sono inserite. Dal modo in cui questi due fattori si combinano dipendono le opportunità per diversificare le attività produttive e giungere ad assetti organizzativi e forme di integrazione in grado di superare il vincolo strutturale. Un ruolo decisivo per assicurare le condizioni per la crescita e il consolidamento di un'area di imprese efficienti in grado di competere su mercati sempre più aperti sarà giocato dalle politiche che verranno disegnate. A livello nazionale dovranno essere affrontati e risolti i nodi di un mercato fondiario bloccato. A livello regionale si dovranno disegnare programmi di sviluppo rurale coerenti con i bisogni e le potenzialità esistenti nel territorio, in grado di creare occasioni di crescita e di diversificazione delle economie locali.
Analisi dei risultati economici dei sistemi rappresentativi e dei possibili sentieri di aggiustamento
Eugenio Pomarici
1997
Abstract
Nel quadro della riforma della PAC a seguito dell'ingresso nella CEE dei Paesi mediterranei, la ricerca abnalizza i problemi di aggiustamento strutturale delle piccole aziende agricole nell'Italia Centro-meridionale. La ricerca ha preso in esame cinque aree (Maremma tosco-laziale, Alta Val d'Agri, Ufita-Alta Irpinia, Basso Molise-AltaCapitanata e Bradanica-Ofantina) che si diversificano sia rispetto alla quantità e qualità di risorse impiegate nella produzione agricola, sia per il contesto economico e sociale in cui l'attività si realizza. Per ciascuna area sono stati messi a punto modelli di aziende rappresentative di cui è stata valutata l'evoluzione della competitività e del grado di autonomia alla luce dei profondi cambiamenti in atto nelle politiche fiscali e di sostegno dei redditi agricoli. Inoltre, sono state individuate le strategie di aggiustamento che esse potranno perseguire autonomamente e le domande di interventi di politica agraria. II quadro che emerge è molto differenziato ma evidenzia chele prospettive di crescita delle imprese sono condizionate, da un lato, dalla qualità delle risorse impiegate nella produzione agricola e, dall'altro, dal livello, ritmo e autonomia di crescita delle economie locali in cui sono inserite. Dal modo in cui questi due fattori si combinano dipendono le opportunità per diversificare le attività produttive e giungere ad assetti organizzativi e forme di integrazione in grado di superare il vincolo strutturale. Un ruolo decisivo per assicurare le condizioni per la crescita e il consolidamento di un'area di imprese efficienti in grado di competere su mercati sempre più aperti sarà giocato dalle politiche che verranno disegnate. A livello nazionale dovranno essere affrontati e risolti i nodi di un mercato fondiario bloccato. A livello regionale si dovranno disegnare programmi di sviluppo rurale coerenti con i bisogni e le potenzialità esistenti nel territorio, in grado di creare occasioni di crescita e di diversificazione delle economie locali.Pubblicazioni consigliate
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