La formazione iniziale degli educatori della prima infanzia. Realtà e prospettive

La formazione degli educatori della prima infanzia è un argomento che interessa e coinvolge da tempo ricercatori ed operatori del settore. Lo sviluppo delle competenze professionali in quest’area, infatti, risulta oggi fondamentale per progettare, realizzare e valutare esperienze educative nei nidi d’infanzia e molti atenei italiani hanno attivato lauree di primo livello della classe “Scienze dell’Educazione e della Formazione”, talora specifiche per la prima infanzia, proprio per questo motivo. In molti casi però, l’offerta formativa comprende percorsi di formazione iniziale generalisti, che guardano al profilo dell’educatore non sempre concentrandosi sulle specificità per il target prima infanzia. La recente pubblicazione del Decreto legislativo n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni” definisce in modo preciso il possesso di una laurea di primo livello in “Scienze dell’Educazione nella classe L19 a indirizzo specifico per educatori dei servizi per l’infanzia” come requisito di base per l’accesso al ruolo a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020. Gli atenei si trovano a questo punto a decidere se e come investire nel settore nei prossimi anni, considerando che nella classe 19 trovano posto tutte le professioni educative e formative. Continuare con l’attivazione di corsi di studio generalisti per educatori? Attivare corsi di studio completamente dedicati alla formazione degli educatori della prima infanzia? Attivare un curricolo specifico? Il lavoro analizza i percorsi di L19 “Scienze dell’educazione e della formazione” degli atenei italiani che hanno indicato l’educazione della prima infanzia tra gli sbocchi occupazionali, ponendo alcune questioni fondanti e utili ad una eventuale riformulazione dei piani di studio che tenga conto della specificità del sistema di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni disegnato dal Decreto 65/2017.