L’aumento di consumo di suolo rappresenta, oggigiorno, una problematica sempre più urgente che coinvolge principalmente le aree urbane e peri-urbane: cemento, asfalto, nuove costruzioni e infrastrutture limitano, o sovente annullano, il corretto svolgimento delle funzioni ecologiche ed idrauliche del suolo. Tale fenomeno incide sui servizi ecosistemici forniti, direttamente o indirettamente, dal sistema-suolo: sequestro di carbonio, regolazione micro-climatica, mitigazione del rischio idrogeologico, purificazione di aria e acqua. Il suolo “consumato”, in Italia, si attesta a 21.100 km2 (circa il 7%), assegnando al Veneto, ed in particolare alla provincia di Padova, i valori più alti: 40.310 ettari impermeabilizzati, ossia il 18,8% del territorio provinciale. La città di Padova risulta essere tra i venti comuni con i valori più elevati, con 4.558 ettari consumati solamente nel 2015 (ISPRA, 2016). Gli obiettivi generali del presente studio intendono stimare l’evoluzione del consumo di suolo nel Comune di Padova, quantificandone la perdita e simulando scenari di mitigazione come il “rooftop greening”. Il calcolo del consumo di suolo si è basato su analisi landuse a grandissima scala (1:800) mediante ortofoto (2015) ad altissima risoluzione (20 cm) e modellizzazione del Biotope Area Factor Index in ambiente GIS per il ranking della permeabilità delle superfici mappate. Ne è un esempio l’analisi spaziale fatta per il quartiere di San Lazzaro che mostra come nel 2015 le superfici totalmente impermeabilizzate (BAF =0) ricoprono circa il 62,3% e sono principalmente localizzate nell’area del distretto industriale, mentre il 31,75 % sono superfici completamente permeabili (BAF =1). Nello scenario “rooftop greening” c’è una riduzione al 41% delle superfici con BAF Index di valore 0 ed un aumento di quelle con valore 0,7. L’utilizzo di ortofoto ad alta risoluzione (Regione Veneto) per un’analisi di uso di suolo di dettaglio e la modellazione spaziale in ambiente GIS dell’indice BAF per l’analisi del consumo di suolo rivelano le potenzialità delle tecnologie di remote sensing nel monitoraggio del territorio.

BAF Index e mappatura del consumo di suolo a Padova: quantificazione e simulazione di scenari alternativi

PERONI, FRANCESCA
;
BRUGNARO, STEFANO;Marco Sozzi;Salvatore Pappalardo;Daniele Codato;GIANOLI, FEDERICO;Alberto Lanzavecchia;Massimo De Marchi
2017

Abstract

L’aumento di consumo di suolo rappresenta, oggigiorno, una problematica sempre più urgente che coinvolge principalmente le aree urbane e peri-urbane: cemento, asfalto, nuove costruzioni e infrastrutture limitano, o sovente annullano, il corretto svolgimento delle funzioni ecologiche ed idrauliche del suolo. Tale fenomeno incide sui servizi ecosistemici forniti, direttamente o indirettamente, dal sistema-suolo: sequestro di carbonio, regolazione micro-climatica, mitigazione del rischio idrogeologico, purificazione di aria e acqua. Il suolo “consumato”, in Italia, si attesta a 21.100 km2 (circa il 7%), assegnando al Veneto, ed in particolare alla provincia di Padova, i valori più alti: 40.310 ettari impermeabilizzati, ossia il 18,8% del territorio provinciale. La città di Padova risulta essere tra i venti comuni con i valori più elevati, con 4.558 ettari consumati solamente nel 2015 (ISPRA, 2016). Gli obiettivi generali del presente studio intendono stimare l’evoluzione del consumo di suolo nel Comune di Padova, quantificandone la perdita e simulando scenari di mitigazione come il “rooftop greening”. Il calcolo del consumo di suolo si è basato su analisi landuse a grandissima scala (1:800) mediante ortofoto (2015) ad altissima risoluzione (20 cm) e modellizzazione del Biotope Area Factor Index in ambiente GIS per il ranking della permeabilità delle superfici mappate. Ne è un esempio l’analisi spaziale fatta per il quartiere di San Lazzaro che mostra come nel 2015 le superfici totalmente impermeabilizzate (BAF =0) ricoprono circa il 62,3% e sono principalmente localizzate nell’area del distretto industriale, mentre il 31,75 % sono superfici completamente permeabili (BAF =1). Nello scenario “rooftop greening” c’è una riduzione al 41% delle superfici con BAF Index di valore 0 ed un aumento di quelle con valore 0,7. L’utilizzo di ortofoto ad alta risoluzione (Regione Veneto) per un’analisi di uso di suolo di dettaglio e la modellazione spaziale in ambiente GIS dell’indice BAF per l’analisi del consumo di suolo rivelano le potenzialità delle tecnologie di remote sensing nel monitoraggio del territorio.
2017
Atti del convegno ASITA 2017
978-88-941232-8-9
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