Sulla scia di alcuni spunti offerti da un intervento di Rosalind Kerr (Toronto 2015) e da un saggio di Pier Mario Vescovo, si approfondirà il legame tra la celeberrima ‘diva’ Isabella Andreini (1562-1604) e il figlio Giovan Battista, «scenico professor» (1576 ca.-1654): non soltanto in termini di biografia, come relazione di sangue e di vita, ma soprattutto rispetto alla produzione di entrambi. Giovan Battista Andreini consacra esplicitamente alla madre molti dei suoi scritti, teorici e letterari: ai suoi occhi Isabella rappresenta l'incarnazione dell'alta professionalità anche letteraria propria del mestiere teatrale, comico ma non solo; professionalità che il figlio per tutta la vita si impegnerà a riscattare dalle accuse di immoralità. Tuttavia l'importanza dell'influsso materno si può riscontrare anche in tratti più impliciti dell'attività di Giovan Battista Andreini: non per niente la prima — e fortunatissima — delle prove letterarie a stampa di Isabella, la pastorale ‘Mirtilla’ (1588), dipinge in chiusura lo scenario con cui si aprirà il prologo dell'‘Ismenia’, «opera reale e pastorale», l'ultima opera teatrale importante di Giovan Battista Andreini destinata ai torchi, ricapitolativa delle sue strategie drammaturgiche (1639).

«Lelio d'Isabella figlio». La ‘prima donna’ di Giovan Battista Andreini

Alessandra Munari
2017

Abstract

Sulla scia di alcuni spunti offerti da un intervento di Rosalind Kerr (Toronto 2015) e da un saggio di Pier Mario Vescovo, si approfondirà il legame tra la celeberrima ‘diva’ Isabella Andreini (1562-1604) e il figlio Giovan Battista, «scenico professor» (1576 ca.-1654): non soltanto in termini di biografia, come relazione di sangue e di vita, ma soprattutto rispetto alla produzione di entrambi. Giovan Battista Andreini consacra esplicitamente alla madre molti dei suoi scritti, teorici e letterari: ai suoi occhi Isabella rappresenta l'incarnazione dell'alta professionalità anche letteraria propria del mestiere teatrale, comico ma non solo; professionalità che il figlio per tutta la vita si impegnerà a riscattare dalle accuse di immoralità. Tuttavia l'importanza dell'influsso materno si può riscontrare anche in tratti più impliciti dell'attività di Giovan Battista Andreini: non per niente la prima — e fortunatissima — delle prove letterarie a stampa di Isabella, la pastorale ‘Mirtilla’ (1588), dipinge in chiusura lo scenario con cui si aprirà il prologo dell'‘Ismenia’, «opera reale e pastorale», l'ultima opera teatrale importante di Giovan Battista Andreini destinata ai torchi, ricapitolativa delle sue strategie drammaturgiche (1639).
2017
L’Italianistica oggi: ricerca e didattica
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