Il mollusco bivalve Pinna nobilis è una specie endemica del Mar Mediterraneo, dove svolge un importante ruolo ecologico filtrando grandi volumi di acqua e fornendo un substrato idoneo alla crescita di altri organismi marini. In passato, questa specie è stata seriamente minacciata dalle attività antropiche ed è stata quindi classificata come vulnerabile e sottoposta a protezione a partire dagli anni ’90. Recentemente, episodi di mortalità di massa di P. nobilis hanno impoverito le popolazioni selvatiche di questa specie in diverse aree del Mediterraneo occidentale. Il presente studio ha avuto lo scopo di indagare l’agente eziologico di un episodio di mortalità di massa verificatosi nel Mar Piccolo di Taranto (Mar Ionio) mediante analisi parassitologiche, batteriologiche ed istopatologiche di materiale prelevato da un esemplare di P. nobilis campionato nell’area interessata dalla mortalità. L’osservazione di preparati a fresco di porzioni di ghiandola digestiva ha permesso di individuare numerosi stadi sporogonici di haplosporidi ascrivibili al genere Haplosporidium. Le spore, di forma ovoidale e dotate di opercolo, erano visibili sia isolate che all’interno di sporocisti. Le analisi istopatologiche hanno permesso di individuare numerosi stadi di sviluppo del parassita a livello della ghiandola digestiva, nell’epitelio e nel lume dei tubuli digestivi. Nell’interstizio fra i tubuli è stato possibile osservare una intensa reazione flogistica caratterizzata dalla presenza di infiltrato emocitario. Nel tessuto connettivo del mantello a livello della ghiandola digestiva e nel lume dei tubuli si evidenziavano inoltre stadi di sviluppo uninucleati all’interno di emociti in aree con intenso infiltrato infiammatorio. Reazioni infiammatorie diffuse sono state inoltre osservate a livello di mantello, branchie e gonadi. I risultati delle indagini parassitologiche e istopatologiche sono coerenti con il quadro descritto in occasione di un altro episodio di mortalità verificatesi nel 2017 lungo le coste del Mediterraneo occidentale ed evidenziano il ruolo di Haplosporidium quale agente eziologico dell’episodio di mortalità di massa nel Golfo di Taranto. Le specie di Haplosporidium finora descritte in letteratura sono tutte indicate come importanti agenti eziologici di malattia in molluschi bivalvi sia allevati che selvatici, con notevole impatto sulla molluschicoltura e sulla biodiversità. Indagini mediante metodiche molecolari volte all’identificazione della specie di Haplosporidium coinvolta nel focolaio sono tuttora in corso e permetteranno di chiarire meglio il quadro epidemiologico di questo episodio morboso.

MORTALITÀ DI MASSA DI PINNA NOBILIS (BIVALVIA, OSTREIDA) NEL GOLFO DI TARANTO (MAR IONIO), CAUSATA DA HAPLOSPORIDIUM SP. (ASCETOSPOREA, HAPLOSPORIDIA)

Quaglio F.;
2018

Abstract

Il mollusco bivalve Pinna nobilis è una specie endemica del Mar Mediterraneo, dove svolge un importante ruolo ecologico filtrando grandi volumi di acqua e fornendo un substrato idoneo alla crescita di altri organismi marini. In passato, questa specie è stata seriamente minacciata dalle attività antropiche ed è stata quindi classificata come vulnerabile e sottoposta a protezione a partire dagli anni ’90. Recentemente, episodi di mortalità di massa di P. nobilis hanno impoverito le popolazioni selvatiche di questa specie in diverse aree del Mediterraneo occidentale. Il presente studio ha avuto lo scopo di indagare l’agente eziologico di un episodio di mortalità di massa verificatosi nel Mar Piccolo di Taranto (Mar Ionio) mediante analisi parassitologiche, batteriologiche ed istopatologiche di materiale prelevato da un esemplare di P. nobilis campionato nell’area interessata dalla mortalità. L’osservazione di preparati a fresco di porzioni di ghiandola digestiva ha permesso di individuare numerosi stadi sporogonici di haplosporidi ascrivibili al genere Haplosporidium. Le spore, di forma ovoidale e dotate di opercolo, erano visibili sia isolate che all’interno di sporocisti. Le analisi istopatologiche hanno permesso di individuare numerosi stadi di sviluppo del parassita a livello della ghiandola digestiva, nell’epitelio e nel lume dei tubuli digestivi. Nell’interstizio fra i tubuli è stato possibile osservare una intensa reazione flogistica caratterizzata dalla presenza di infiltrato emocitario. Nel tessuto connettivo del mantello a livello della ghiandola digestiva e nel lume dei tubuli si evidenziavano inoltre stadi di sviluppo uninucleati all’interno di emociti in aree con intenso infiltrato infiammatorio. Reazioni infiammatorie diffuse sono state inoltre osservate a livello di mantello, branchie e gonadi. I risultati delle indagini parassitologiche e istopatologiche sono coerenti con il quadro descritto in occasione di un altro episodio di mortalità verificatesi nel 2017 lungo le coste del Mediterraneo occidentale ed evidenziano il ruolo di Haplosporidium quale agente eziologico dell’episodio di mortalità di massa nel Golfo di Taranto. Le specie di Haplosporidium finora descritte in letteratura sono tutte indicate come importanti agenti eziologici di malattia in molluschi bivalvi sia allevati che selvatici, con notevole impatto sulla molluschicoltura e sulla biodiversità. Indagini mediante metodiche molecolari volte all’identificazione della specie di Haplosporidium coinvolta nel focolaio sono tuttora in corso e permetteranno di chiarire meglio il quadro epidemiologico di questo episodio morboso.
2018
XXIV CONVEGNO NAZIONALE S.I.P.I. Società Italiana di Patologia Ittica Book of Abstract
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