ridefinendo il sistema di accoglienza europeo palesandone debolezze e vulnerabilità. L’innalzamento di muri, la chiusure delle frontiere, il reinserimento di controlli sui confini e la ridefinizione delle pratiche di accoglienza sono fenomeni destinati a mutare la conformazione dell’Unione e a mostrarne contraddizioni e conflitti in termini di integrazione, ridefinendo le identità nazionali e sovranazionali dei cittadini europei. In questo processo, il Web 2.0 e, in particolare, i Social Network Sites giocano un ruolo importante non solo come canale che consente un’informazione pluralizzata sfuggendo alle tradizionali logiche di produzione dell’informazione (Dahlgren, 2005), ma rappresentano, sopratutto, una modalità che consente di attribuire oggettività agli eventi etnici (Van Dijk, 1993). E’ riconosciuto che le narrazioni attorno alla crisi dei rifugiati vengono prodotte in un quadro discorsivo pre-dato e all’interno di relazioni di potere in un processo definito di standardizzazione dell’esperienza dei migranti (Sigona, 2016) che interessa anche le dinamiche che regolano l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. I nuovi media stanno riservando un spazio importante, nelle loro agenda, alle narrazioni riguardanti la crisi dei rifugiati costruendo diverse rappresentazioni dei sistemi di accoglienza legata alla percezione di emergenza e insicurezza finalizzata alla disseminazione di paura e panico morale (Cohen 1972; Altheide, 2002; Wodak, 2015). Il contributo intende individuare le rappresentazioni di sistemi e pratiche di accoglienza nazionali ed europee in un contesto di informazione pubblica prodotta in rete. Il materiale empirico verrà raccolto all’interno di 3 pagine del Social Network Sites Facebook di quotidiani nazionali, individuando differenti forme discorsive in grado di strutturare le rappresentazioni dei sistemi di accoglienza rivolte a rifugiati e richiedenti asilo. Lo studio intende svolgere un’analisi critica del discorso (Van Dijk, Fairclough, Wodak) finalizzata a cogliere le strategie dei nuovi media nel fornire cornici interpretative attorno alla tematica dell’accoglienza, soffermandosi sulle notizie prodotte dalle pagine di informazione e sui commenti generati dagli utenti volgendo l’attenzione, dunque, sui discorsi prodotti all’interno di un contesto di sfera pubblica online. Verranno individuati degli eventi comunicativi particolarmente salienti riguardanti pratiche e politiche di accoglienza nazionali ed europee così da enfatizzare la dimensione comparativa della ricerca. Lo studio si interroga sulle modalità con le quali la rete rappresenta uno spazio per fare esperienza nella produzione e nella fruizione di rappresentazioni di pratiche di accoglienza verso rifugiati e richiedenti asilo in diversi paesi europei, ipotizzando un ruolo determinante dei nuovi media nell’influenzare le trasformazioni che interessano le pratiche di accoglienza. In un quadro più ampio, si intende comprendere le strategie discorsive generate all’interno della rete che mettono in discussione l’identità europea, la relazione tra cittadini e migranti e i possibili scenari futuri dei modelli di accoglienza.

La rappresentazione di rifugiati e richiedenti asilo all’interno di Facebook: i discorsi degli utenti

Dario Lucchesi
2017

Abstract

ridefinendo il sistema di accoglienza europeo palesandone debolezze e vulnerabilità. L’innalzamento di muri, la chiusure delle frontiere, il reinserimento di controlli sui confini e la ridefinizione delle pratiche di accoglienza sono fenomeni destinati a mutare la conformazione dell’Unione e a mostrarne contraddizioni e conflitti in termini di integrazione, ridefinendo le identità nazionali e sovranazionali dei cittadini europei. In questo processo, il Web 2.0 e, in particolare, i Social Network Sites giocano un ruolo importante non solo come canale che consente un’informazione pluralizzata sfuggendo alle tradizionali logiche di produzione dell’informazione (Dahlgren, 2005), ma rappresentano, sopratutto, una modalità che consente di attribuire oggettività agli eventi etnici (Van Dijk, 1993). E’ riconosciuto che le narrazioni attorno alla crisi dei rifugiati vengono prodotte in un quadro discorsivo pre-dato e all’interno di relazioni di potere in un processo definito di standardizzazione dell’esperienza dei migranti (Sigona, 2016) che interessa anche le dinamiche che regolano l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo. I nuovi media stanno riservando un spazio importante, nelle loro agenda, alle narrazioni riguardanti la crisi dei rifugiati costruendo diverse rappresentazioni dei sistemi di accoglienza legata alla percezione di emergenza e insicurezza finalizzata alla disseminazione di paura e panico morale (Cohen 1972; Altheide, 2002; Wodak, 2015). Il contributo intende individuare le rappresentazioni di sistemi e pratiche di accoglienza nazionali ed europee in un contesto di informazione pubblica prodotta in rete. Il materiale empirico verrà raccolto all’interno di 3 pagine del Social Network Sites Facebook di quotidiani nazionali, individuando differenti forme discorsive in grado di strutturare le rappresentazioni dei sistemi di accoglienza rivolte a rifugiati e richiedenti asilo. Lo studio intende svolgere un’analisi critica del discorso (Van Dijk, Fairclough, Wodak) finalizzata a cogliere le strategie dei nuovi media nel fornire cornici interpretative attorno alla tematica dell’accoglienza, soffermandosi sulle notizie prodotte dalle pagine di informazione e sui commenti generati dagli utenti volgendo l’attenzione, dunque, sui discorsi prodotti all’interno di un contesto di sfera pubblica online. Verranno individuati degli eventi comunicativi particolarmente salienti riguardanti pratiche e politiche di accoglienza nazionali ed europee così da enfatizzare la dimensione comparativa della ricerca. Lo studio si interroga sulle modalità con le quali la rete rappresenta uno spazio per fare esperienza nella produzione e nella fruizione di rappresentazioni di pratiche di accoglienza verso rifugiati e richiedenti asilo in diversi paesi europei, ipotizzando un ruolo determinante dei nuovi media nell’influenzare le trasformazioni che interessano le pratiche di accoglienza. In un quadro più ampio, si intende comprendere le strategie discorsive generate all’interno della rete che mettono in discussione l’identità europea, la relazione tra cittadini e migranti e i possibili scenari futuri dei modelli di accoglienza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3283629
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