Penultima commedia dell’autore, Capotondo introduce per la prima volta il personaggio del cittadino (non una mera astrazione sociale della duratura opposizione città-campagna, ma un’entità politica molto definita nella Siena del tempo), determinando un radicale ripensamento del trattamento rappresentativo della realtà contadina. La “scena” cittadina e quella del contado si illuminano reciprocamente, e i villani (in particolare il personaggio più comicamente prevedibile, quello del marito cornuto) assumono una dignità scenica sinora inedita.

SALVESTRO CARTAIO DETTO IL FUMOSO, Opere teatrali, vol. IV, Capotondo, edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Scannapieco, pref. e di Roberto Alonge

Anna Scannapieco
2019

Abstract

Penultima commedia dell’autore, Capotondo introduce per la prima volta il personaggio del cittadino (non una mera astrazione sociale della duratura opposizione città-campagna, ma un’entità politica molto definita nella Siena del tempo), determinando un radicale ripensamento del trattamento rappresentativo della realtà contadina. La “scena” cittadina e quella del contado si illuminano reciprocamente, e i villani (in particolare il personaggio più comicamente prevedibile, quello del marito cornuto) assumono una dignità scenica sinora inedita.
2019
978-88-7470-648-8
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