Il contributo analizza il rapporto tra lo sviluppo dello standard informativo IFC e il ricorso alla classificazione per la compilazione dei sistemi informativi edilizi (BIM). L’utilizzo di modelli BIM di tipo relazionale introduce la possibilità di monitorare la interdipendenza che esiste tra gli elementi spaziali del sistema ambientale e gli elementi tecnici del sistema tecnologico. Tale possibilità rappresenta il fondamento della disciplina della progettazione esigenziale prestazionale assistita (performance based building design) in quanto permette il controllo della rispondenza alle esigenze dell’utenza delle prestazioni dell’organismo edilizio progettato e dell’edificio realizzato. La relazionalità dei database edilizi BIM è una caratteristica obbligatoria della notazione IFC dei database BIM normata secondo standard ISO 16739:2013. Secondo tale notazione ogni classe dello standard (i.e.: una porta o IfcDoor) è definita da set di proprietà collegate per via relazionale ad un id di tipo. (i.e.: le dimensioni di un tipo specifico di porta) Alcune proprietà di istanza potranno invece essere compilate attraverso vincoli interrelazionali che sono standardizzati proprio in ragione dell’ontologia proposta da IFC secondo la quale gli attributi di una data tabella (i.e: la codifica del locale al quale si accede attraverso la porta) possono assumere soltanto dei valori specificati in un'altra tabella (le proprietà del locale). Per permettere l’attivazione di processi di progettazione assistita è tuttavia necessario assicurare che i valori dei parametri che sono organizzati secondo il protocollo IFC afferiscano a sistemi di classificazione ai quali possano essere ricondotte le normative o i protocolli di calcolo che fissano i limiti prestazionali entro i quali un organismo edilizio può essere considerato conforme. Lo studio illustra le sperimentazioni condotte in relazione alla possibilità di implementare nei modelli BIM sistemi di classificazione di prodotto, di elemento tecnico e di materiale strumentali alla attivazione di processi di controllo computazionale della conformità del progetto o alla generazione di modelli di simulazione delle prestazioni. L’obbiettivo della sperimentazione è la verifica della operabilità dei sistemi di classificazione in relazione alla attivazione di una disciplina della progettazione assistita.

Classificazione e standardizzazione informativa per la progettazione assistita BIM based

Carlo Zanchetta;Rossana Paparella
;
Elisa Castagna
2018

Abstract

Il contributo analizza il rapporto tra lo sviluppo dello standard informativo IFC e il ricorso alla classificazione per la compilazione dei sistemi informativi edilizi (BIM). L’utilizzo di modelli BIM di tipo relazionale introduce la possibilità di monitorare la interdipendenza che esiste tra gli elementi spaziali del sistema ambientale e gli elementi tecnici del sistema tecnologico. Tale possibilità rappresenta il fondamento della disciplina della progettazione esigenziale prestazionale assistita (performance based building design) in quanto permette il controllo della rispondenza alle esigenze dell’utenza delle prestazioni dell’organismo edilizio progettato e dell’edificio realizzato. La relazionalità dei database edilizi BIM è una caratteristica obbligatoria della notazione IFC dei database BIM normata secondo standard ISO 16739:2013. Secondo tale notazione ogni classe dello standard (i.e.: una porta o IfcDoor) è definita da set di proprietà collegate per via relazionale ad un id di tipo. (i.e.: le dimensioni di un tipo specifico di porta) Alcune proprietà di istanza potranno invece essere compilate attraverso vincoli interrelazionali che sono standardizzati proprio in ragione dell’ontologia proposta da IFC secondo la quale gli attributi di una data tabella (i.e: la codifica del locale al quale si accede attraverso la porta) possono assumere soltanto dei valori specificati in un'altra tabella (le proprietà del locale). Per permettere l’attivazione di processi di progettazione assistita è tuttavia necessario assicurare che i valori dei parametri che sono organizzati secondo il protocollo IFC afferiscano a sistemi di classificazione ai quali possano essere ricondotte le normative o i protocolli di calcolo che fissano i limiti prestazionali entro i quali un organismo edilizio può essere considerato conforme. Lo studio illustra le sperimentazioni condotte in relazione alla possibilità di implementare nei modelli BIM sistemi di classificazione di prodotto, di elemento tecnico e di materiale strumentali alla attivazione di processi di controllo computazionale della conformità del progetto o alla generazione di modelli di simulazione delle prestazioni. L’obbiettivo della sperimentazione è la verifica della operabilità dei sistemi di classificazione in relazione alla attivazione di una disciplina della progettazione assistita.
2018
Edilizia circolare
978-88-96386-75-0
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