Il presente numero di Urban Tracks nasce dall’obiettivo di cogliere e descrivere i turismi emergenti che vanno affermandosi nelle regioni del Nord Est, interessate più o meno tutte dalle forme più mature del turismo nazionale ed internazionale. Solo in parte colpito dalle fluttuanti crisi che il turismo spesso comporta (soprattutto per i numeri altalenanti di arrivi e presenze nell'arco dell'anno e da un anno all'altro) si rileva una crescente ed interessante diversificazione dell'offerta, che ha permesso al settore di reagire agli andamenti incerti (e alle incostanti entrate finanziarie, a fronte di un permanente investimento di energie) dell'economia turistica. Si potrebbe dire che una valutazione della forza di questi fenomeni emergenti misuri la resilienza del turismo locale. Questi processi vanno però conosciuti, vanno ancora pienamente scoperti ed esplorati. In alcuni casi sembra trattarsi di forme note e conosciute del turismo più convenzionale, semplicemente declinazioni rinnovate di forme consolidate del turismo maturo. I nuovi turismi inducono un diverso modo di usare il territorio e di consumare il prodotto turistico, che diventa a sua volta un valore intrinseco della nuova esperienza di viaggio e di permanenza nei luoghi. Si tratta di sistemi però complessi e articolati, che presentano luci ed ombre, sicuramente interessanti effetti di sviluppo economico ma anche impatti ambientali che devono venire osservati e monitorati, perché si possano rilevarne in tempo effetti distorsivi a cui porre rimedio, pur nella rapidità estrema delle dinamiche; sistemi nei quali vige al momento un quadro legislativo incompleto e vago, sia nel saper comprendere e quindi regolare i processi, sia nel dare indicazioni di programmazione e indirizzo. Il numero monografico contiene saggi dedicati allo sviluppo di queste forme di turismo emergente, ma soprattutto sui loro effetti ed impatti e le possibili politiche di programmazione o controllo che si renderanno necessarie (Savino, UNIPD) al quadro legislativo che cercano di regolamentare queste forme nuove di turismo (Redetti, UNIPD), l’affermazione dell’ittiturismo (Mazzoldi, UNIPD), la valorizzazione di nuovi territori, come le aree di bonifica che oggi riscoprono valori rurali e paesaggistici con elevato potenziale di attrattività (Novello, UNIPD) o i territori produttivi divenuti oggi patrimonio dopo la cessazione dell’attività o nuove realtà che diventano attrazioni per esperienze culturali innovative (Giampieretti, UNIPD) . Anche forme più consolidate di turismo trovano nuove traiettorie di sviluppo, come il turismo eno-gastronomico (Feruzzi), il turismo religioso (Rech).

New tourisms, new economies Nuovi turismi, nuove economie

SAVINO M.;
2019

Abstract

Il presente numero di Urban Tracks nasce dall’obiettivo di cogliere e descrivere i turismi emergenti che vanno affermandosi nelle regioni del Nord Est, interessate più o meno tutte dalle forme più mature del turismo nazionale ed internazionale. Solo in parte colpito dalle fluttuanti crisi che il turismo spesso comporta (soprattutto per i numeri altalenanti di arrivi e presenze nell'arco dell'anno e da un anno all'altro) si rileva una crescente ed interessante diversificazione dell'offerta, che ha permesso al settore di reagire agli andamenti incerti (e alle incostanti entrate finanziarie, a fronte di un permanente investimento di energie) dell'economia turistica. Si potrebbe dire che una valutazione della forza di questi fenomeni emergenti misuri la resilienza del turismo locale. Questi processi vanno però conosciuti, vanno ancora pienamente scoperti ed esplorati. In alcuni casi sembra trattarsi di forme note e conosciute del turismo più convenzionale, semplicemente declinazioni rinnovate di forme consolidate del turismo maturo. I nuovi turismi inducono un diverso modo di usare il territorio e di consumare il prodotto turistico, che diventa a sua volta un valore intrinseco della nuova esperienza di viaggio e di permanenza nei luoghi. Si tratta di sistemi però complessi e articolati, che presentano luci ed ombre, sicuramente interessanti effetti di sviluppo economico ma anche impatti ambientali che devono venire osservati e monitorati, perché si possano rilevarne in tempo effetti distorsivi a cui porre rimedio, pur nella rapidità estrema delle dinamiche; sistemi nei quali vige al momento un quadro legislativo incompleto e vago, sia nel saper comprendere e quindi regolare i processi, sia nel dare indicazioni di programmazione e indirizzo. Il numero monografico contiene saggi dedicati allo sviluppo di queste forme di turismo emergente, ma soprattutto sui loro effetti ed impatti e le possibili politiche di programmazione o controllo che si renderanno necessarie (Savino, UNIPD) al quadro legislativo che cercano di regolamentare queste forme nuove di turismo (Redetti, UNIPD), l’affermazione dell’ittiturismo (Mazzoldi, UNIPD), la valorizzazione di nuovi territori, come le aree di bonifica che oggi riscoprono valori rurali e paesaggistici con elevato potenziale di attrattività (Novello, UNIPD) o i territori produttivi divenuti oggi patrimonio dopo la cessazione dell’attività o nuove realtà che diventano attrazioni per esperienze culturali innovative (Giampieretti, UNIPD) . Anche forme più consolidate di turismo trovano nuove traiettorie di sviluppo, come il turismo eno-gastronomico (Feruzzi), il turismo religioso (Rech).
2019
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