In un romanzo del 2009, Le dernier crâne de M. de Sade, Jacques Chessex ricorda gli ultimi mesi di vita del divino marchese, da undici anni rinchiuso nel celebre «hospice de Charenton». L'episodio è ricostruito da Chessex con cura, con un rispetto vòlto a mettere in luce non tanto l'aristocratico della leggenda quanto il vecchio corpo consumato dai crimini. Se a de Sade dobbiamo associare gli esperimenti nascosti, le geometrie complesse, i castelli irraggiungibili, la clandestinità, la prigione, in una parola l'«enfermement», Chessex fa ora dell'uomo «abominablement verrouillé» il simbolo di un pensiero e di una scrittura che ha indagato il Male (presente nel cuore degli uomini), Dio (che è morto, se non addirittura mai nato) e la donna (il cui corpo seviziato è «Tempio di Dio»). L'interpretazione di Chessex, che mostra il dramma di un M. de Sade consumato nel perseguire il proprio assurdo sogno senza tener conto di alcuna istanza umana, rivela al contempo la necessità di comprendere l'opera di de Sade in un contesto moderno.

Jacques Chessex, lettore del marchese de Sade. Il male, Dio e la donna

Riccardo Benedettini
In corso di stampa

Abstract

In un romanzo del 2009, Le dernier crâne de M. de Sade, Jacques Chessex ricorda gli ultimi mesi di vita del divino marchese, da undici anni rinchiuso nel celebre «hospice de Charenton». L'episodio è ricostruito da Chessex con cura, con un rispetto vòlto a mettere in luce non tanto l'aristocratico della leggenda quanto il vecchio corpo consumato dai crimini. Se a de Sade dobbiamo associare gli esperimenti nascosti, le geometrie complesse, i castelli irraggiungibili, la clandestinità, la prigione, in una parola l'«enfermement», Chessex fa ora dell'uomo «abominablement verrouillé» il simbolo di un pensiero e di una scrittura che ha indagato il Male (presente nel cuore degli uomini), Dio (che è morto, se non addirittura mai nato) e la donna (il cui corpo seviziato è «Tempio di Dio»). L'interpretazione di Chessex, che mostra il dramma di un M. de Sade consumato nel perseguire il proprio assurdo sogno senza tener conto di alcuna istanza umana, rivela al contempo la necessità di comprendere l'opera di de Sade in un contesto moderno.
In corso di stampa
Le mal était partout: le mal dans les littératures francophones
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3298403
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