In uno studio (https://www.degruyter.com/downloadpdf/j/cclm.2016.54.issue-11/cclm-2016-0104/cclm-2016-0104.xml), svolto in collaborazione tra i Dipartimenti di Scienze del Farmaco e di Medicina di Laboratorio dell’Università di Padova, con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti di Padova, sono stati confrontati i risultati ottenuti attraverso i dispositivi POCT (point-of-care-testing) in alcune farmacie (n. 8) territoriali di Padova con quelli ottenuti presso l’UOC Medicina di Laboratorio dell’ Azienda Ospedaliera di Padova, analizzando campioni biologici dei clienti delle farmacie aderenti al progetto. Il numero di pazienti reclutati è stato di 106 in totale. In particolare, nello stesso paziente veniva effettuato un prelievo di sangue capillare, analizzato attraverso il sistema POCT in farmacia, e contemporaneamente veniva prelevato un campione di sangue venoso in litio-eparina da un medico dell’UOC Medicina di Laboratorio per la successiva analisi nel laboratorio centralizzato. I parametri biochimici valutati sono stati: colesterolo, colesterolo HDL, trigliceridi, creatinina, acido urico, aspartato aminotransferasi (AST) e alanina aminotransferasi (ALT). Gli strumenti utilizzati nelle farmacie che hanno partecipanto al progetto sono: Reflotron (n = 5, Roche Diagnostics); Samsung (Samsung Electronics, n = 1); CARDIochEcK PA (Polymer Technology, EXXE srl, n = 1); Cholestech LDX (Alere srl, n = 1). Durante lo studio, il corretto funzionamento dello strumento, la manutenzione, la conservazione dei reagenti, e l’identificazione di eventuali guasti sono stati effettuati nelle farmacie in base alle istruzioni dell’azienda produttrice. I campioni nel laboratorio centrale sono stati analizzati su Cobas 8000 (Roche Diagnostics), utilizzando i metodi enzimatici-colorimetrici ampiamente utilizzati negli strumenti automatizzati di routine ed in particolare: Glucosio: metodo dell'esochinasi; Colesterolo: Metodo CHOD-PAP; HDL- colesterolo: CHOD-PAP senza pre-trattamento; Trigliceridi: Metodo GPO-PAP; Creatinina: metodo di Jaffe con calibrazione tracciabile a IDMS; Acido urico: Metodo uricasi-perossidasi; Aspartato e alanina aminotransferasi: secondo la procedura IFCC con piridossal-5-fosfato. Le prestazioni analitiche sono state monitorate seguendo la procedura di controllo interno di qualità (CQI, Liquid Unassayed Multiqual, Biorad) e verificate in base al sistema di garanzia di qualità esterna dei risultati (VEQ) I risultati ottenuti in questo studio hanno rivelato aspetti interessanti. In particolare, per le analisi più richieste nelle farmacie (glucosio, colesterolo, trigliceridi), le caratteristiche di prestazione analitica si sono state dimostrate soddisfacenti per una vasta gamma di concentrazioni e i risultati paragonabili a quelli ottenuti nel laboratorio centrale. Per gli stessi tests, tuttavia, l'informazione finale data dalle farmacie ai soggetti differiva talvolta in maniera significativa, da quella fornita dal laboratorio centrale. Come indicato nella tabella 1 (metterei la tabella), la disomogeneità tra i livelli ottimali adottati nelle farmacie e quelli indicati nel referto del laboratorio centrale (fase post-analitica), ha comportato significative variazioni differenze nella classificazione dei soggetti. Ad esempio, la maggior parte dei soggetti presentava concentrazioni di glucosio e di colesterolo entro il livello ottimale adottato nelle farmacie (70% e 94%, rispettivamente), mentre secondo il referto del laboratorio, tali percentuali erano significativamente inferiori (56,7% e 45%, rispettivamente. Questi risultati suggeriscono un problema nella fase post-analitica, in particolare, una mancanza di uniformità tra i livelli ottimali adottati nelle farmacie rispetto a quelli del laboratorio centrale: tale disomogeneità determina l'incoerenza delle informazioni che sono state fornite ai soggetti che si sono sottoposti alle indagini biochimiche. Analogamente, sono di importanza fondamentale sia l'adozione di opportune unità di misura per l’espressione dei risultati, come pure l'aggiornamento dei valori di riferimento o dei livelli ottimali secondo le linee guida di più recente pubblicazione.

VALUTAZIONE DELLE ANALISI BIOCHIMICHE IN FARMACIA (POCT): CONFRONTO CON I RISULTATI OTTENUTI SU STRUMENTAZIONI DI LABORATORIO OSPEDALIERE

Giorgia Miolo;Adriano Guiotto;Martina Zaninotto;Mario Plebani
2018

Abstract

In uno studio (https://www.degruyter.com/downloadpdf/j/cclm.2016.54.issue-11/cclm-2016-0104/cclm-2016-0104.xml), svolto in collaborazione tra i Dipartimenti di Scienze del Farmaco e di Medicina di Laboratorio dell’Università di Padova, con il patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti di Padova, sono stati confrontati i risultati ottenuti attraverso i dispositivi POCT (point-of-care-testing) in alcune farmacie (n. 8) territoriali di Padova con quelli ottenuti presso l’UOC Medicina di Laboratorio dell’ Azienda Ospedaliera di Padova, analizzando campioni biologici dei clienti delle farmacie aderenti al progetto. Il numero di pazienti reclutati è stato di 106 in totale. In particolare, nello stesso paziente veniva effettuato un prelievo di sangue capillare, analizzato attraverso il sistema POCT in farmacia, e contemporaneamente veniva prelevato un campione di sangue venoso in litio-eparina da un medico dell’UOC Medicina di Laboratorio per la successiva analisi nel laboratorio centralizzato. I parametri biochimici valutati sono stati: colesterolo, colesterolo HDL, trigliceridi, creatinina, acido urico, aspartato aminotransferasi (AST) e alanina aminotransferasi (ALT). Gli strumenti utilizzati nelle farmacie che hanno partecipanto al progetto sono: Reflotron (n = 5, Roche Diagnostics); Samsung (Samsung Electronics, n = 1); CARDIochEcK PA (Polymer Technology, EXXE srl, n = 1); Cholestech LDX (Alere srl, n = 1). Durante lo studio, il corretto funzionamento dello strumento, la manutenzione, la conservazione dei reagenti, e l’identificazione di eventuali guasti sono stati effettuati nelle farmacie in base alle istruzioni dell’azienda produttrice. I campioni nel laboratorio centrale sono stati analizzati su Cobas 8000 (Roche Diagnostics), utilizzando i metodi enzimatici-colorimetrici ampiamente utilizzati negli strumenti automatizzati di routine ed in particolare: Glucosio: metodo dell'esochinasi; Colesterolo: Metodo CHOD-PAP; HDL- colesterolo: CHOD-PAP senza pre-trattamento; Trigliceridi: Metodo GPO-PAP; Creatinina: metodo di Jaffe con calibrazione tracciabile a IDMS; Acido urico: Metodo uricasi-perossidasi; Aspartato e alanina aminotransferasi: secondo la procedura IFCC con piridossal-5-fosfato. Le prestazioni analitiche sono state monitorate seguendo la procedura di controllo interno di qualità (CQI, Liquid Unassayed Multiqual, Biorad) e verificate in base al sistema di garanzia di qualità esterna dei risultati (VEQ) I risultati ottenuti in questo studio hanno rivelato aspetti interessanti. In particolare, per le analisi più richieste nelle farmacie (glucosio, colesterolo, trigliceridi), le caratteristiche di prestazione analitica si sono state dimostrate soddisfacenti per una vasta gamma di concentrazioni e i risultati paragonabili a quelli ottenuti nel laboratorio centrale. Per gli stessi tests, tuttavia, l'informazione finale data dalle farmacie ai soggetti differiva talvolta in maniera significativa, da quella fornita dal laboratorio centrale. Come indicato nella tabella 1 (metterei la tabella), la disomogeneità tra i livelli ottimali adottati nelle farmacie e quelli indicati nel referto del laboratorio centrale (fase post-analitica), ha comportato significative variazioni differenze nella classificazione dei soggetti. Ad esempio, la maggior parte dei soggetti presentava concentrazioni di glucosio e di colesterolo entro il livello ottimale adottato nelle farmacie (70% e 94%, rispettivamente), mentre secondo il referto del laboratorio, tali percentuali erano significativamente inferiori (56,7% e 45%, rispettivamente. Questi risultati suggeriscono un problema nella fase post-analitica, in particolare, una mancanza di uniformità tra i livelli ottimali adottati nelle farmacie rispetto a quelli del laboratorio centrale: tale disomogeneità determina l'incoerenza delle informazioni che sono state fornite ai soggetti che si sono sottoposti alle indagini biochimiche. Analogamente, sono di importanza fondamentale sia l'adozione di opportune unità di misura per l’espressione dei risultati, come pure l'aggiornamento dei valori di riferimento o dei livelli ottimali secondo le linee guida di più recente pubblicazione.
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