In Valgerola, nelle montagne orobiche valtellinesi, il termine dialettale "garef" indica tanto i mucchi di sassi realizzati accumulando le pietre dei pascoli d'alta quota al fine di facilitarne la monticazione, quanto i ruderi e i manufatti abbandonati. La parola è stata utilizzata in un film-documentario di Luca Ruffoni del 2012 (http://bit.ly/garef-pedesina) come metafora delle condizioni in cui versa Pedesina, tra i comuni più piccoli d'Italia, che come altri centri demici montani è oggetto di dispersione di capitale sociale, economico, culturale. Negli anni successivi alla sua proiezione, il video ha destato l'interesse sia delle comunità locali, sia di una comunità trasversale composta dal residente del piccolo comune e da quello dei centri urbani principali della Valtellina, dall'oriundo che ormai vive altrove e dal villeggiante. Il contributo analizza le fasi nodali di questo percorso avvalendosi di un approccio auto-etnografico per affrontare il più recente dibattito sui percorsi di ricerca-azione emergenti in geografia. Garef ha contribuito alla costruzione di alcune linee di progettualità comune in un territorio caratterizzato da diversi livelli di spopolamento e forte frammentazione sociale. Una caratteristica peculiare del caso è quella di aver stimolato un processo di rigenerazione di un'area "marginale" al di là delle politiche pubbliche, contribuendo pertanto al dibattito sullo sviluppo locale ripensando la relazione tra progettualità e politica a partire dalle pratiche.
“Garef – Valorizzazione partecipata in Valgerola” (2012 - 2016). Progettualità territoriale al di là delle politiche
chiara rabbiosi
2019
Abstract
In Valgerola, nelle montagne orobiche valtellinesi, il termine dialettale "garef" indica tanto i mucchi di sassi realizzati accumulando le pietre dei pascoli d'alta quota al fine di facilitarne la monticazione, quanto i ruderi e i manufatti abbandonati. La parola è stata utilizzata in un film-documentario di Luca Ruffoni del 2012 (http://bit.ly/garef-pedesina) come metafora delle condizioni in cui versa Pedesina, tra i comuni più piccoli d'Italia, che come altri centri demici montani è oggetto di dispersione di capitale sociale, economico, culturale. Negli anni successivi alla sua proiezione, il video ha destato l'interesse sia delle comunità locali, sia di una comunità trasversale composta dal residente del piccolo comune e da quello dei centri urbani principali della Valtellina, dall'oriundo che ormai vive altrove e dal villeggiante. Il contributo analizza le fasi nodali di questo percorso avvalendosi di un approccio auto-etnografico per affrontare il più recente dibattito sui percorsi di ricerca-azione emergenti in geografia. Garef ha contribuito alla costruzione di alcune linee di progettualità comune in un territorio caratterizzato da diversi livelli di spopolamento e forte frammentazione sociale. Una caratteristica peculiare del caso è quella di aver stimolato un processo di rigenerazione di un'area "marginale" al di là delle politiche pubbliche, contribuendo pertanto al dibattito sullo sviluppo locale ripensando la relazione tra progettualità e politica a partire dalle pratiche.File | Dimensione | Formato | |
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