“9 prefazione Prefazione Verso la fine degli anni 80, in un piccolo paese dell’entroterra siculo, tre guardiacaccia volontari vennero arrestati con l’accusa di avere cacciato di notte “fariannu”, cioè usando potenti torce elet-triche per abbagliare la preda e ucciderla, cosa assolutamente proibita. Nel portabagagli dell’au-to dei tre venne ritrovato un coniglio morto; i guardiacaccia si giustificarono sostenendo di averlo preso di giorno, legittimamente, ma non vennero creduti. L’indomani, nel corso del processo per direttissima, il loro difensore sollevò una brillante questione preliminare: non è possibile stabilire l’ora esatta della morte del coniglio; occorrerebbe un esame necroscopico. Chiese quindi un’au-topsia sulla cadavere dell’animale: se l’esame avesse determinato che il coniglio era stato ucciso di mattina, gli arrestati sarebbero stati scagionati; se, invece, avesse collocato l’evento letale in orario notturno, sarebbe stata raggiunta la prova della loro colpevolezza. Il vicepretore onorario, accogliendo la richiesta del difensore, dispose l’accertamento tecnico, nominando perito il veteri-nario del paese. Quest’ultimo, del tutto impreparato all’originale incarico ricevuto, non fu capace di rispondere al quesito con la conseguenza che, permanendo un ragionevole dubbio, i guardia-caccia vennero assolti.* Oggi le cose sarebbero andate diversamente: l’incarico sarebbe stato conferito a un esperto in scienze[…]” Passi di: “Linee guida nazionali per le autopsie a scopo forense in medicina veterinaria”. Apple Books.

LINEE GUIDA NAZIONALI PER LE AUTOPSIE A SCOPO FORENSE IN MEDICINA VETERINARIA

FICO, ROSARIO
Writing – Original Draft Preparation
;
Sandro Mazzariol
Writing – Review & Editing
;
MEOMARTINO, LEONARDO
Writing – Review & Editing
;
Franco Mutinelli
Writing – Review & Editing
;
2019

Abstract

“9 prefazione Prefazione Verso la fine degli anni 80, in un piccolo paese dell’entroterra siculo, tre guardiacaccia volontari vennero arrestati con l’accusa di avere cacciato di notte “fariannu”, cioè usando potenti torce elet-triche per abbagliare la preda e ucciderla, cosa assolutamente proibita. Nel portabagagli dell’au-to dei tre venne ritrovato un coniglio morto; i guardiacaccia si giustificarono sostenendo di averlo preso di giorno, legittimamente, ma non vennero creduti. L’indomani, nel corso del processo per direttissima, il loro difensore sollevò una brillante questione preliminare: non è possibile stabilire l’ora esatta della morte del coniglio; occorrerebbe un esame necroscopico. Chiese quindi un’au-topsia sulla cadavere dell’animale: se l’esame avesse determinato che il coniglio era stato ucciso di mattina, gli arrestati sarebbero stati scagionati; se, invece, avesse collocato l’evento letale in orario notturno, sarebbe stata raggiunta la prova della loro colpevolezza. Il vicepretore onorario, accogliendo la richiesta del difensore, dispose l’accertamento tecnico, nominando perito il veteri-nario del paese. Quest’ultimo, del tutto impreparato all’originale incarico ricevuto, non fu capace di rispondere al quesito con la conseguenza che, permanendo un ragionevole dubbio, i guardia-caccia vennero assolti.* Oggi le cose sarebbero andate diversamente: l’incarico sarebbe stato conferito a un esperto in scienze[…]” Passi di: “Linee guida nazionali per le autopsie a scopo forense in medicina veterinaria”. Apple Books.
2019
9788894453010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3304237
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