In Italia, recente protagonista della ricerca scientifica è l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. Per quanto fondamentale al raggiungimento degli obiettivi nazionali di sostenibilità ambientale, questo argomento presenta tuttavia alcune questioni ancora in sospeso. Una di esse è l’integrazione della disciplina economico-estimativa con la teoria del restauro architettonico dei monumenti: non è trascurabile che circa 4.000.000 dei 5.367.000 monumenti totalmente censiti in Europa siano localizzati in Italia. Ne deriva che i processi decisionali riguardo l’efficientamento energetico del parco immobiliare della Nazione non possano affidarsi alla sola stima della convenienza energetico-economica degli interventi, quando invece dovrebbero imparare a coinvolgere la stima del loro “valore di compatibilità architettonica”, e dunque l’impatto che ogni retrofit produce sull’edificio. Molteplici aspetti devono essere considerati, come il rispetto del monumento, il mantenimento del suo significato storico e del suo ruolo sociale, fino alla conservazione dei materiali e dei testi architettonici. Ignorare i paradigmi del restauro e circoscrivere la formulazione del giudizio di scelta agli aspetti economici ed energetici (più facilmente misurabili poiché espressi da parametri quantitativi) potrebbe non condurre all’identificazione della migliore alternativa, ma potrebbe limitare il processo ad una visione solo parziale del problema. Come stimare e misurare il valore del restauro? Come integrare questo valore nell’iter decisionale? In questa ricerca un procedimento di analisi multicriterio (AHP) valuta e quantifica il valore della compatibilità architettonica degli interventi di efficientamento energetico, stimandone un punteggio di compatibilità. Infine, l’unione tra la convenienza economica, ambientale ed architettonica porta alla formulazione di un giudizio più consapevole, e dunque alla soluzione ottimale di tale problema.

Il retrofit energetico per il patrimonio storico-culturale: la stima del valore di compatibilità architettonica nella formulazione del giudizio di convenienza

aurora ruggeri
2019

Abstract

In Italia, recente protagonista della ricerca scientifica è l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. Per quanto fondamentale al raggiungimento degli obiettivi nazionali di sostenibilità ambientale, questo argomento presenta tuttavia alcune questioni ancora in sospeso. Una di esse è l’integrazione della disciplina economico-estimativa con la teoria del restauro architettonico dei monumenti: non è trascurabile che circa 4.000.000 dei 5.367.000 monumenti totalmente censiti in Europa siano localizzati in Italia. Ne deriva che i processi decisionali riguardo l’efficientamento energetico del parco immobiliare della Nazione non possano affidarsi alla sola stima della convenienza energetico-economica degli interventi, quando invece dovrebbero imparare a coinvolgere la stima del loro “valore di compatibilità architettonica”, e dunque l’impatto che ogni retrofit produce sull’edificio. Molteplici aspetti devono essere considerati, come il rispetto del monumento, il mantenimento del suo significato storico e del suo ruolo sociale, fino alla conservazione dei materiali e dei testi architettonici. Ignorare i paradigmi del restauro e circoscrivere la formulazione del giudizio di scelta agli aspetti economici ed energetici (più facilmente misurabili poiché espressi da parametri quantitativi) potrebbe non condurre all’identificazione della migliore alternativa, ma potrebbe limitare il processo ad una visione solo parziale del problema. Come stimare e misurare il valore del restauro? Come integrare questo valore nell’iter decisionale? In questa ricerca un procedimento di analisi multicriterio (AHP) valuta e quantifica il valore della compatibilità architettonica degli interventi di efficientamento energetico, stimandone un punteggio di compatibilità. Infine, l’unione tra la convenienza economica, ambientale ed architettonica porta alla formulazione di un giudizio più consapevole, e dunque alla soluzione ottimale di tale problema.
2019
Atti del convegno_Scienza delle valutazioni. Strutture naturali, infrastrutture tecnologiche, sovrastrutture culturali.
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