Il presente volume raccoglie una serie di saggi sul tema Il paesaggio nell’era del mutamento. Un problema deontologico. Si parte dalla percezione del paesaggio, fra natura e artificio, come fonte di sensazioni che non possono non riflettersi sulle condizioni della psiche e del corpo. Le arti sono chiamate in causa come chiavi interpretative dello spazio vitale e delle sue trasformazioni. Un secondo approccio è dato dai differenti ambiti professionali – archeologia, urbanistica, geografia, architettura. Per concludere con l'intervento in questione incentrato sugli aspetti economici. Tale approccio multidisciplinare è orientato all’apertura di nuovi orizzonti interpretativi e al confronto. Soprattutto l'aspetto economico è da questo punto di vista particolarmente fecondo. Sembrerebbe infatti che solamente l’economia non abbia preso in considerazione in maniera adeguata il concetto di paesaggio. Prendendo in esame alcune caratteristiche intrinseche (natura pubblica ed esternalità di produzione) e congiunturali (domanda elastica) del bene-paesaggio, il presente lavoro cerca di indagare scenari possibili per lo sviluppo di un economia del paesaggio, ma anche indicazioni per una riconcettualizzazione dello stesso. Fino a quando il paesaggio verrà visto come un bene del passato da conservare, le nostre società non saranno in grado di ri-produrlo. L’unica strada possibile è quella di ricollegare le dinamiche economiche a quelle paesaggistiche, tenendo in considerazione i processi di territorializzazione delle attività produttive, così come di quelle abitative.

Indicazioni per un’economia del paesaggio

M. Bassoli
2007

Abstract

Il presente volume raccoglie una serie di saggi sul tema Il paesaggio nell’era del mutamento. Un problema deontologico. Si parte dalla percezione del paesaggio, fra natura e artificio, come fonte di sensazioni che non possono non riflettersi sulle condizioni della psiche e del corpo. Le arti sono chiamate in causa come chiavi interpretative dello spazio vitale e delle sue trasformazioni. Un secondo approccio è dato dai differenti ambiti professionali – archeologia, urbanistica, geografia, architettura. Per concludere con l'intervento in questione incentrato sugli aspetti economici. Tale approccio multidisciplinare è orientato all’apertura di nuovi orizzonti interpretativi e al confronto. Soprattutto l'aspetto economico è da questo punto di vista particolarmente fecondo. Sembrerebbe infatti che solamente l’economia non abbia preso in considerazione in maniera adeguata il concetto di paesaggio. Prendendo in esame alcune caratteristiche intrinseche (natura pubblica ed esternalità di produzione) e congiunturali (domanda elastica) del bene-paesaggio, il presente lavoro cerca di indagare scenari possibili per lo sviluppo di un economia del paesaggio, ma anche indicazioni per una riconcettualizzazione dello stesso. Fino a quando il paesaggio verrà visto come un bene del passato da conservare, le nostre società non saranno in grado di ri-produrlo. L’unica strada possibile è quella di ricollegare le dinamiche economiche a quelle paesaggistiche, tenendo in considerazione i processi di territorializzazione delle attività produttive, così come di quelle abitative.
2007
http://www.trasportiecultura.net/public/convegni/2007/atti4_06giu2007.htm
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