Il contributo è incentrato sul caso, esemplare per i riusi contemporanei dell'oralità, di Luigi Di Ruscio, scrittore e poeta marchigiano irregolare e originalissimo rappresentante della letteratura della diaspora italiana, che ha assunto un atteggiamento agonistico rispetto alla cultura dominante. Tale opposizione si riflette a vari livelli nelle sue opere: dalle tematiche spesso dissacranti, ai ritorni ossessivi su temi o eventi autobiografici fino, soprattutto, alla ricercata disattenzione per la norma linguistica. Quest’ultima e in generale la mimesi dell’oralità sono, nella scrittura di Di Ruscio indistricabilmente connesse alla sua idea agonistica di letteratura. La produzione di questo autore è, dunque, nonostante le apparenze, quanto di più distante ci possa essere dalle scritture dei semicolti: presuppone al contrario un'assimilazione vorace della tradizione letteraria e filosofica (da Bruno a Campanella, da Leopardi a Gramsci) e un dialogo con i contemporanei (da Leonetti e Volponi ai poeti sperimentali del Gruppo 93).
L’oralità di Luigi Di Ruscio: ribellione e sberleffo dello scrittore operaio
Emanuele Zinato
2019
Abstract
Il contributo è incentrato sul caso, esemplare per i riusi contemporanei dell'oralità, di Luigi Di Ruscio, scrittore e poeta marchigiano irregolare e originalissimo rappresentante della letteratura della diaspora italiana, che ha assunto un atteggiamento agonistico rispetto alla cultura dominante. Tale opposizione si riflette a vari livelli nelle sue opere: dalle tematiche spesso dissacranti, ai ritorni ossessivi su temi o eventi autobiografici fino, soprattutto, alla ricercata disattenzione per la norma linguistica. Quest’ultima e in generale la mimesi dell’oralità sono, nella scrittura di Di Ruscio indistricabilmente connesse alla sua idea agonistica di letteratura. La produzione di questo autore è, dunque, nonostante le apparenze, quanto di più distante ci possa essere dalle scritture dei semicolti: presuppone al contrario un'assimilazione vorace della tradizione letteraria e filosofica (da Bruno a Campanella, da Leopardi a Gramsci) e un dialogo con i contemporanei (da Leonetti e Volponi ai poeti sperimentali del Gruppo 93).Pubblicazioni consigliate
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