«Oggi è morto il papa!». Con queste parole si dice che Sigismondo del Lussemburgo, re dei Romani, abbia accolto la notizia della scomparsa, sopraggiunta a Costanza il 26 settembre 1417, del cardinale Francesco Zabarella. Canonista tra i maggiori della sua età e docente universitario di fama europea, uomo di Chiesa (canonico e arciprete di Padova, vescovo di Firenze, cardinale dal 1411), diplomatico di vaglia, Zabarella diede un contributo decisivo – dottrinale e politico – al superamento del Grande Scisma d’Occidente, che da un quarantennio lacerava la Chiesa e la società europea, tanto che alcuni – fra i quali, lo si è visto, Sigismondo – preconizzavano sarebbe uscito con la tiara dal conclave che stava per essere convocato. Fu anche uomo di ampi interessi culturali, legato alla memoria – vivissima a Padova – del magistero petrarchesco e in rapporti stretti con umanisti come Coluccio Salutati e Pier Paolo Vergerio il Vecchio. Su tutti questi aspetti di una personalità poliedrica e per più versi eccezionale i saggi raccolti in questo volume apportano contributi nuovi e storiograficamente rilevanti.
Diritto, Chiesa e cultura nell'opera di Francesco Zabarella. 1360-1417
valsecchi chiara
2020
Abstract
«Oggi è morto il papa!». Con queste parole si dice che Sigismondo del Lussemburgo, re dei Romani, abbia accolto la notizia della scomparsa, sopraggiunta a Costanza il 26 settembre 1417, del cardinale Francesco Zabarella. Canonista tra i maggiori della sua età e docente universitario di fama europea, uomo di Chiesa (canonico e arciprete di Padova, vescovo di Firenze, cardinale dal 1411), diplomatico di vaglia, Zabarella diede un contributo decisivo – dottrinale e politico – al superamento del Grande Scisma d’Occidente, che da un quarantennio lacerava la Chiesa e la società europea, tanto che alcuni – fra i quali, lo si è visto, Sigismondo – preconizzavano sarebbe uscito con la tiara dal conclave che stava per essere convocato. Fu anche uomo di ampi interessi culturali, legato alla memoria – vivissima a Padova – del magistero petrarchesco e in rapporti stretti con umanisti come Coluccio Salutati e Pier Paolo Vergerio il Vecchio. Su tutti questi aspetti di una personalità poliedrica e per più versi eccezionale i saggi raccolti in questo volume apportano contributi nuovi e storiograficamente rilevanti.Pubblicazioni consigliate
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