Introduzione La ditta MITENI di Trissino (VI), già attiva fin dal 1960 con il nome RIMAR, è stata la maggiore produttrice di perfluorurati (PF) in Europa. I dipendenti sono stati esposti a sostanze perfluorurate, in particolare a PFOA (acido perfluorottanoico) e le misurazioni delle concentrazioni ematiche cominciate dal 2000 hanno rilevato alti livelli di PFOA tra i lavoratori analizzati (n=123). Sulla base di questi valori, l’obiettivo è di stimare una dose cumulativa sierica di PFOA per tutti circa i 700 soggetti che sono stati dipendenti della ditta RIMAR-MITENI. Metodi Dal 2000 sono disponibili i livelli sierici di PFOA (in ng/mL) dei lavoratori inclusi nella sorveglianza aziendale annuale. Un totale di 693 campioni di sangue sono stati prelevati dal 2000 al 2013 da 123 lavoratori (Media Geometrica (MG): 4003 ng/mL; min-max: 19-91900 ng/mL); i livelli più elevati riguardano gli addetti ai PFOA (MG: 8826 ng/mL), i manutentori (MG: 1970 ng/mL), i magazzinieri (MG: 1107 ng/mL) e i tecnici di laboratorio (MG: 1084 ng/mL). Ogni dipendente è stato classificato in tre categorie mutuamente esclusive: “Ever PF” con 497 misure su 55 lavoratori, “Never PF” con 177 misure e 60 lavoratori ed infine "Uffici" con 19 misure tra 8 lavoratori. Per ogni categoria è stato stimato un modello di regressione lineare robusto ad effetti misti modellando il logaritmo dei valori sierici di PFOA del periodo 2000-2013 ed includendo le covariate più significative. La robustezza è stata ottenuta con uno stimatore di Huber con parametri k=1.345 e s=10 che garantiscono un'efficienza del 95%. Risultati A seconda del modello sono state incluse le covariate risultate significative: l’anno di rilevazione, la durata lavorativa nei PF, in altri dipartimenti o in ufficio; la produzione media annuale di PFOA dell’azienda nel periodo 2000-2013; il tempo dall’ultimo lavoro ai PF; l'assunzione dopo il 2005; lavori occasionali presso il reparto PF ed il lavoro come addetto alla manutenzione. I fattori fissi spiegano una discreta quota di variabilità (R2 marginale "Ever PF": 42,1%; "Never PF": 47,6%; "Uffici": 59,1%). Attraverso il calcolo iterativo delle covariate tempo dipendenti è stato possibile stimare la concentrazione sierica di PFOA nel periodo 1970-2013 per tutti i lavoratori. Conclusioni L’attività di ricostruzione retrospettiva della dose di PFOA ha permesso di attribuire ad ogni dipendente RIMAR/MITENI una concentrazione sierica di PFOA permettendo il calcolo di una dose cumulativa. Come conseguenza della presenza di valori anomali, l’utilizzo di modelli robusti porta a minor adattamento del modello ai dati rispetto ai modelli classici, tuttavia le stime sono influenzate in maniera minore dalla presenza di valori anomali.

Ricostruzione retrospettiva della dose interna in una coorte lavorativa esposta a PFOA

Paolo Girardi
;
2019

Abstract

Introduzione La ditta MITENI di Trissino (VI), già attiva fin dal 1960 con il nome RIMAR, è stata la maggiore produttrice di perfluorurati (PF) in Europa. I dipendenti sono stati esposti a sostanze perfluorurate, in particolare a PFOA (acido perfluorottanoico) e le misurazioni delle concentrazioni ematiche cominciate dal 2000 hanno rilevato alti livelli di PFOA tra i lavoratori analizzati (n=123). Sulla base di questi valori, l’obiettivo è di stimare una dose cumulativa sierica di PFOA per tutti circa i 700 soggetti che sono stati dipendenti della ditta RIMAR-MITENI. Metodi Dal 2000 sono disponibili i livelli sierici di PFOA (in ng/mL) dei lavoratori inclusi nella sorveglianza aziendale annuale. Un totale di 693 campioni di sangue sono stati prelevati dal 2000 al 2013 da 123 lavoratori (Media Geometrica (MG): 4003 ng/mL; min-max: 19-91900 ng/mL); i livelli più elevati riguardano gli addetti ai PFOA (MG: 8826 ng/mL), i manutentori (MG: 1970 ng/mL), i magazzinieri (MG: 1107 ng/mL) e i tecnici di laboratorio (MG: 1084 ng/mL). Ogni dipendente è stato classificato in tre categorie mutuamente esclusive: “Ever PF” con 497 misure su 55 lavoratori, “Never PF” con 177 misure e 60 lavoratori ed infine "Uffici" con 19 misure tra 8 lavoratori. Per ogni categoria è stato stimato un modello di regressione lineare robusto ad effetti misti modellando il logaritmo dei valori sierici di PFOA del periodo 2000-2013 ed includendo le covariate più significative. La robustezza è stata ottenuta con uno stimatore di Huber con parametri k=1.345 e s=10 che garantiscono un'efficienza del 95%. Risultati A seconda del modello sono state incluse le covariate risultate significative: l’anno di rilevazione, la durata lavorativa nei PF, in altri dipartimenti o in ufficio; la produzione media annuale di PFOA dell’azienda nel periodo 2000-2013; il tempo dall’ultimo lavoro ai PF; l'assunzione dopo il 2005; lavori occasionali presso il reparto PF ed il lavoro come addetto alla manutenzione. I fattori fissi spiegano una discreta quota di variabilità (R2 marginale "Ever PF": 42,1%; "Never PF": 47,6%; "Uffici": 59,1%). Attraverso il calcolo iterativo delle covariate tempo dipendenti è stato possibile stimare la concentrazione sierica di PFOA nel periodo 1970-2013 per tutti i lavoratori. Conclusioni L’attività di ricostruzione retrospettiva della dose di PFOA ha permesso di attribuire ad ogni dipendente RIMAR/MITENI una concentrazione sierica di PFOA permettendo il calcolo di una dose cumulativa. Come conseguenza della presenza di valori anomali, l’utilizzo di modelli robusti porta a minor adattamento del modello ai dati rispetto ai modelli classici, tuttavia le stime sono influenzate in maniera minore dalla presenza di valori anomali.
2019
Libro Abstract
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