Come valorizzare e rigenerare il Villaggio Eni di Borca di Cadore, luogo leggendario per l'architettura dolomitica, senza significative risorse economiche? Una risposta abbiamo cercato di offrirla, attivando le migliori energie dei giovani studenti della nostra Università di Padova, alcuni progettisti neolaureati ed alcuni autorevoli progettisti (S. Sfriso, G. Lopez Mena, W. Tscholl, S. Pujatt, F. Bricolo): con loro abbiamo sviluppato e costruito alcuni dispositivi architettonici capaci di rigenerare con il loro uso, negli anni a venire, la Colonia stessa e alcuni suoi annessi. La permanenza in residenza per alcuni giorni nelle strutture del Villaggio hanno consentito agli studenti di instaurare relazioni proficue, alla scala del reale, con la grande struttura di Borca di Cadore, ideata da Edoardo Gellner ed Enrico Mattei con il prezioso contributo di Carlo Scarpa per la progettazione della chiesa di Nostra Signora di Cadore. I laboratori di autocostruzione hanno portato velocemente alla realizzazione di una serie di strutture d'uso. Tra le opere realizzate, uno spazio laboratorio di falegnameria per tutte le future iniziative dentro la Colonia, un riallestimento della Cappella delle religiose, una serie di sedute per la sala cinema e una serie di moduli trasformabili (Magic Boxes), con i quali in prima fase si è attrezzato un allestimento museografico sul design di Edoardo Gellner e uno spazio cinematografico per proiezione di video e film. Nel progetto di architettura sviluppato attraverso questa particolare metodologia operativa siamo riusciti a verificare la riattivazione di un patrimonio quasi volutamente dimenticato. Oggi la Colonia di Borca di Cadore sembra poter recuperare parte della sua funzionalità attraverso l'apporto di nuovi contributi in grado di salvaguardarne l'identità, ma contestualmente capaci di prospettare nuove ragion d'essere, nuove forme di occupazione e valorizzazione del loro stesso patrimonio.

Working inside Gellner

Edoardo Narne
2019

Abstract

Come valorizzare e rigenerare il Villaggio Eni di Borca di Cadore, luogo leggendario per l'architettura dolomitica, senza significative risorse economiche? Una risposta abbiamo cercato di offrirla, attivando le migliori energie dei giovani studenti della nostra Università di Padova, alcuni progettisti neolaureati ed alcuni autorevoli progettisti (S. Sfriso, G. Lopez Mena, W. Tscholl, S. Pujatt, F. Bricolo): con loro abbiamo sviluppato e costruito alcuni dispositivi architettonici capaci di rigenerare con il loro uso, negli anni a venire, la Colonia stessa e alcuni suoi annessi. La permanenza in residenza per alcuni giorni nelle strutture del Villaggio hanno consentito agli studenti di instaurare relazioni proficue, alla scala del reale, con la grande struttura di Borca di Cadore, ideata da Edoardo Gellner ed Enrico Mattei con il prezioso contributo di Carlo Scarpa per la progettazione della chiesa di Nostra Signora di Cadore. I laboratori di autocostruzione hanno portato velocemente alla realizzazione di una serie di strutture d'uso. Tra le opere realizzate, uno spazio laboratorio di falegnameria per tutte le future iniziative dentro la Colonia, un riallestimento della Cappella delle religiose, una serie di sedute per la sala cinema e una serie di moduli trasformabili (Magic Boxes), con i quali in prima fase si è attrezzato un allestimento museografico sul design di Edoardo Gellner e uno spazio cinematografico per proiezione di video e film. Nel progetto di architettura sviluppato attraverso questa particolare metodologia operativa siamo riusciti a verificare la riattivazione di un patrimonio quasi volutamente dimenticato. Oggi la Colonia di Borca di Cadore sembra poter recuperare parte della sua funzionalità attraverso l'apporto di nuovi contributi in grado di salvaguardarne l'identità, ma contestualmente capaci di prospettare nuove ragion d'essere, nuove forme di occupazione e valorizzazione del loro stesso patrimonio.
2019
Il progetto di architettura come intersezione di saperi. Per una nozione rinnovata di patrimonio
978 88 909054 9 0
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