Paesaggio della mobilità: lo scarto tra suolo e nastro stradale

Il contributo è parte dei risultati della ricerca MIUR PRIN 2007 - Il progetto di paesaggio per i luoghi rifiutati (coordinatore nazionale prof. Annalisa Calcagno Maniglio - Università degli studi di Genova) ed in particolare dell'Unità di ricerca di Trento (coordinatore scientifico prof. Claudio Lamanna). Nel contributo si propone un’interpretazione alternativa del concetto di scarto, che comporta però effetti paesaggistici rilevanti. Lo scarto come distacco della strada da ciò che incontra durante il suo sviluppo: scarto che determina uno spazio, riempito con materiali eterogenei (rilevati, sottopassi, ponti, elementi tecnici del progetto idraulico, ma anche cartelli stradali, inerbimenti artificiali e stratificazioni di rifiuti che si depositano sulle superfici e vengono dimenticati), che per la loro estraneità ed estensione caratterizzano il paesaggio in maniera diffusa e sono suscettibili dunque di una classificazione riproponibile per tutto il territorio regionale.