Avvicinarsi al terremoto attraverso un’educazione all’ascolto attivo e consapevole può contribuire ad affrontare il rischio sismico? Il tentativo di questo contributo è riportare l’udito al centro per sviluppare familiarità con il rumore del terremoto e di conseguenza attivare strategie di coping che ci si auspica possano riportare ad una sensibilità quasi primitiva pari a quella degli animali che fuggono spaventati pochi secondi prima dell’inizio del sisma. Il focus di questa riflessione è quindi il terremoto e il mezzo educa- tivo è il suono. Il rombo del terremoto è prodotto dalle onde sismiche, che, in particolari situazioni dipendenti dal tipo di onda, dalle caratteristiche del sottosuolo, dalla topografia e dalle condizioni atmosferiche, possono gene- rare un suono particolare, spesso segnalato dagli ascoltatori prima della scossa stessa. Attraverso la valorizzazione di studi sviluppati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) (Tosi, Sbarra e De Rubeis, 2000) e il portale www.haisentitoilterremoto.it, ricchissimo database che dal 2012 ha raccolto più di 1.063.667 testimonianze sulle percezioni (anche sonore) dei terremoti, si intende puntare l’attenzione sullo sviluppo di com- petenze di coping2 e di resilienza (Simone e Rocca, 2015).
Hai sentito il terremoto?
Lorena Rocca
;Mirjam Magrin
;
2020
Abstract
Avvicinarsi al terremoto attraverso un’educazione all’ascolto attivo e consapevole può contribuire ad affrontare il rischio sismico? Il tentativo di questo contributo è riportare l’udito al centro per sviluppare familiarità con il rumore del terremoto e di conseguenza attivare strategie di coping che ci si auspica possano riportare ad una sensibilità quasi primitiva pari a quella degli animali che fuggono spaventati pochi secondi prima dell’inizio del sisma. Il focus di questa riflessione è quindi il terremoto e il mezzo educa- tivo è il suono. Il rombo del terremoto è prodotto dalle onde sismiche, che, in particolari situazioni dipendenti dal tipo di onda, dalle caratteristiche del sottosuolo, dalla topografia e dalle condizioni atmosferiche, possono gene- rare un suono particolare, spesso segnalato dagli ascoltatori prima della scossa stessa. Attraverso la valorizzazione di studi sviluppati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) (Tosi, Sbarra e De Rubeis, 2000) e il portale www.haisentitoilterremoto.it, ricchissimo database che dal 2012 ha raccolto più di 1.063.667 testimonianze sulle percezioni (anche sonore) dei terremoti, si intende puntare l’attenzione sullo sviluppo di com- petenze di coping2 e di resilienza (Simone e Rocca, 2015).File | Dimensione | Formato | |
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