Avvincente coacervo di riadattamenti e travestimenti di diversa natura, la raccolta d'inni di Marc'Antonio Ingegneri, uscita postuma nel 1606 per la cura di Alessandro Lodi, è un esempio emblematico della impossibilità di accedere alla cosiddetta 'ultima volontà dell'autore'. Il lavoro di ricerca ha preso in esame la struttura liturgica della raccolta, le successive riforme del Breviario coeve, l'analisi compositiva delle composizioni. Si propone l'espunzione di due composizioni dal corpus delle opere di Ingegneri. Si fornisce l'edizione critica delle composizioni, ivi inclusi tre inni pervenutici del tutto o in parte privi della parte del tenor, che è stata all'uopo ricostruita in via ipotetica sulla scorta di una accurata indagine tecnico-stilistica preliminare.

Il "Liber secundus hymnorum" di Marc'Antonio Ingegneri (Venezia, 1606). Testo, contesto e proposte per l'edizione critica di un repertorio polifonico su cantus prius factus

Marina Toffetti
1996

Abstract

Avvincente coacervo di riadattamenti e travestimenti di diversa natura, la raccolta d'inni di Marc'Antonio Ingegneri, uscita postuma nel 1606 per la cura di Alessandro Lodi, è un esempio emblematico della impossibilità di accedere alla cosiddetta 'ultima volontà dell'autore'. Il lavoro di ricerca ha preso in esame la struttura liturgica della raccolta, le successive riforme del Breviario coeve, l'analisi compositiva delle composizioni. Si propone l'espunzione di due composizioni dal corpus delle opere di Ingegneri. Si fornisce l'edizione critica delle composizioni, ivi inclusi tre inni pervenutici del tutto o in parte privi della parte del tenor, che è stata all'uopo ricostruita in via ipotetica sulla scorta di una accurata indagine tecnico-stilistica preliminare.
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