Il testo di Livio ha goduto di una notevole fortuna nel XV secolo, sia nella forma originale che in diverse versioni in lingua volgare. Il numero dei suoi testimoni supera le 300 unità, la cui origine si colloca soprattutto nei grandi centri di Firenze e Roma, ma anche in altre città, come Milano e Padova. Molto caro agli umanisti, Livio si presenta nel testo latino quasi sempre in esemplari dall'aspetto molto curato e di gusto antiquario: scrittura umanistica nelle versioni posata e corsiva, decorazione a bianchi girari, supporto membranaceo, fascicolazione in quinioni, rigatura a secco. Diversa è la facies di buona parte degli esemplari in volgare: cartacei, con iniziali filigranate in rosso e blu, fascicoli composti da un gran numero di fogli, rigatura a colore. La scrittura prevalente è la mercantesca, seguita dalla cancelleresca e da un certo numero di scritture non uniovcamente definibili. Non mancano tuttavia esemplari in latino scritti in textualis e codici in volgare che mostrano l'aspetto tipico del libro umanistico. Fra i committenti e i possessori figurano pontefii

Livio nel Quattrocento fra manoscritti e stampa. Strutture materiali e grafiche

Giovè Nicoletta;
2019

Abstract

Il testo di Livio ha goduto di una notevole fortuna nel XV secolo, sia nella forma originale che in diverse versioni in lingua volgare. Il numero dei suoi testimoni supera le 300 unità, la cui origine si colloca soprattutto nei grandi centri di Firenze e Roma, ma anche in altre città, come Milano e Padova. Molto caro agli umanisti, Livio si presenta nel testo latino quasi sempre in esemplari dall'aspetto molto curato e di gusto antiquario: scrittura umanistica nelle versioni posata e corsiva, decorazione a bianchi girari, supporto membranaceo, fascicolazione in quinioni, rigatura a secco. Diversa è la facies di buona parte degli esemplari in volgare: cartacei, con iniziali filigranate in rosso e blu, fascicoli composti da un gran numero di fogli, rigatura a colore. La scrittura prevalente è la mercantesca, seguita dalla cancelleresca e da un certo numero di scritture non uniovcamente definibili. Non mancano tuttavia esemplari in latino scritti in textualis e codici in volgare che mostrano l'aspetto tipico del libro umanistico. Fra i committenti e i possessori figurano pontefii
2019
A primordio urbis. Un itinerario per gli studi liviani
978-2-503-58184-2
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