Il progetto della scuola a Ladhak è intermante concepito per essere sostenibile da diversi punti di vista, da quello architettonico e tecnologico a quello costruttivo, funzionale e sociale. Un aspetto molto importante è stata la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive: la scuola infatti non solo smentisce l’immagine stereotipata che associa la sostenibilità energetica alla leggerezza dell’involucro, ma fa ritrovare alla pietra un ruolo importante nella sostenibilità stessa dell’edificio. L’impiego del granito locale di Ladhak, invece dell’acciaio e del calcestruzzo armato, ha risposto pienamente nella scelta di realizzare un edificio durabile, rispetto alle condizioni climatiche estreme del luogo. Il granito infatti è stato impiegato sul posto senza aprire nuove cave, azzerando così l’energia grigia dell’edificio e l’impatto sull’ambiente. I blocchi sono stati posati in opera con malta cementizia secondo le tradizioni artigiane locali per innalzare muri spessi 45 cm, ai quali è stato affiancato una seconda parete di mattoni crudi con un’intercapedine d’aria di 10 cm, con cui si realizza un ‘muro di Trombe’. La scuola costituisce, grazie a questa ibridazione tra metodi costruttivi tradizionali e tecnologie più recenti, testimonia come la sostenibilità possa essere un punto di incontro tra tradizione e innovazione.

La Druk White Lotus School

Angelo Bertolazzi
2013

Abstract

Il progetto della scuola a Ladhak è intermante concepito per essere sostenibile da diversi punti di vista, da quello architettonico e tecnologico a quello costruttivo, funzionale e sociale. Un aspetto molto importante è stata la scelta dei materiali e delle tecniche costruttive: la scuola infatti non solo smentisce l’immagine stereotipata che associa la sostenibilità energetica alla leggerezza dell’involucro, ma fa ritrovare alla pietra un ruolo importante nella sostenibilità stessa dell’edificio. L’impiego del granito locale di Ladhak, invece dell’acciaio e del calcestruzzo armato, ha risposto pienamente nella scelta di realizzare un edificio durabile, rispetto alle condizioni climatiche estreme del luogo. Il granito infatti è stato impiegato sul posto senza aprire nuove cave, azzerando così l’energia grigia dell’edificio e l’impatto sull’ambiente. I blocchi sono stati posati in opera con malta cementizia secondo le tradizioni artigiane locali per innalzare muri spessi 45 cm, ai quali è stato affiancato una seconda parete di mattoni crudi con un’intercapedine d’aria di 10 cm, con cui si realizza un ‘muro di Trombe’. La scuola costituisce, grazie a questa ibridazione tra metodi costruttivi tradizionali e tecnologie più recenti, testimonia come la sostenibilità possa essere un punto di incontro tra tradizione e innovazione.
2013
Re-load Stone
9788877433923
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