La natural seducción de la piedra. Arquitectura contemporánea de España

L’architettura spagnola ha sempre cercato di mantenere il dialogo con l’antico e i suoi significati, ricostruendo il rapporto tra architettura e città, attraverso la costruzione in pietra. Il libro, catalogo dell’omonima mostra, ha voluto evidenziare il ruolo tettonico della pietra nell’architettura contemporanea spagnola, legato sia al riconoscimento della sua funzione culturale, quale strumento di raccordo tra individuo e società, tra architettura e città, sia al progresso tecnico e tecnologico che, proprio per questo riconoscimento, ha investito l’estrazione, la lavorazione e la posa del materiale lapideo. L’uso della pietra viene analizzato 15 opere tra il 1996 e il 2006, in modo da offrire una panoramica completa sugli aspetti progettuali, costruttivi e produttivi che caratterizzano l’architettura spagnola. Quelli che erano i due approcci storici, quello decorativo e quello strutturale, si sono arricchiti esplorando le situazioni ibride: le possibilità di impiego della pietra sono oggi enormemente differenziate, grazie a progettisti che hanno saputo valorizzare i suoi valori intrinseci riscoprendone colore, lavorazione e la stessa posa in opera, e all’industria della pietra che ha permesso loro di farlo concretamente. Il risultato di questo impegno e di questo lavoro è stato il superamento di un ruolo “decorativo” della pietra dovuto da un modernismo male interpretato che ha fatto dell’immaterialità e della leggerezza i miti degli indirizzi neotecnologici e high-tech. La pietra è rimasta invece per l’architettura spagnola un materiale con il quale rendere evidente la necessità di esprimere la nuova modernità anche attraverso la riscoperta di valori storicamente attribuiti all’architettura di pietra, quali solidità, bellezza e radicamento.