La “Didattica museale” si configura sempre più come una attività integrante (e non alternativa) alla didattica formale. Lo spazio e le modalità esperienziali, in linea con gli obiettivi di una visione olistica del sapere, implicano lo scavalcamento di “barriere architettoniche” (reali e metaforiche) della scuola rispetto all’offerta artistico-museale. L’accessibilità alle opere d’arte con sensi diversi dalla vista è un’esperienza che non riguarda solo gli allievi / il pubblico ipovedente, ma è appannaggio di una comprensione multisensoriale, più ricca, coinvolgente, memorabile del mondo esterno da parte di ciascuno. L’uomo è una “macchina mediale”, l’esperienza è sempre multisensoriale: “aprire” gli altri sensi a indagare con più attenzione il mondo è la formula adottata dall’esperienza di laboratorio artistico messa in atto fra una classe di scuola primaria e il Museo Archeologico dell’Università di Padova, prendendo spunto da esperienze analoghe in musei tiflologici italiani (Ancona) e europei (Madrid). Gli allievi si sono avvicinati ad alcune opere del museo (altorilievi e busti), prima sperimentando tattilmente e tecnicamente i materiali e le forme, poi attraverso mappe tattili e percorsi virtuali 3D. Durante la visita, perlustrando con le dita, da bendati, le opere, con l’ausilio di guide audio-video-LIS create ad-hoc, e riproducendole attraverso le posture del corpo e con disegni. La restituzione è avvenuta in seguito su piattaforma multimediale (Thinglink), con un percorso da essi creato sulle opere esperite, che ha evidenziato la qualità e significatività degli apprendimenti raggiunti.
Fra scuola e museo: un'esperienza di educazione artistica multisensoriale e multimediale
Manlio Piva
Writing – Review & Editing
2020
Abstract
La “Didattica museale” si configura sempre più come una attività integrante (e non alternativa) alla didattica formale. Lo spazio e le modalità esperienziali, in linea con gli obiettivi di una visione olistica del sapere, implicano lo scavalcamento di “barriere architettoniche” (reali e metaforiche) della scuola rispetto all’offerta artistico-museale. L’accessibilità alle opere d’arte con sensi diversi dalla vista è un’esperienza che non riguarda solo gli allievi / il pubblico ipovedente, ma è appannaggio di una comprensione multisensoriale, più ricca, coinvolgente, memorabile del mondo esterno da parte di ciascuno. L’uomo è una “macchina mediale”, l’esperienza è sempre multisensoriale: “aprire” gli altri sensi a indagare con più attenzione il mondo è la formula adottata dall’esperienza di laboratorio artistico messa in atto fra una classe di scuola primaria e il Museo Archeologico dell’Università di Padova, prendendo spunto da esperienze analoghe in musei tiflologici italiani (Ancona) e europei (Madrid). Gli allievi si sono avvicinati ad alcune opere del museo (altorilievi e busti), prima sperimentando tattilmente e tecnicamente i materiali e le forme, poi attraverso mappe tattili e percorsi virtuali 3D. Durante la visita, perlustrando con le dita, da bendati, le opere, con l’ausilio di guide audio-video-LIS create ad-hoc, e riproducendole attraverso le posture del corpo e con disegni. La restituzione è avvenuta in seguito su piattaforma multimediale (Thinglink), con un percorso da essi creato sulle opere esperite, che ha evidenziato la qualità e significatività degli apprendimenti raggiunti.File | Dimensione | Formato | |
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