Numerose raccolte musicali del passato pubblicate in parti staccate si sono preservate prive di uno o più libri-parte e per questo non vengono trascritte, studiate e confrontate con quelle complete, sono ignorate dagli ascoltatori e trascurate dagli studiosi, con gravi ripercussioni sulla maniera in cui ci immaginiamo il soundscape di intere epoche della storia. Da simili constatazioni sono scaturiti seminari e progetti di ripristino delle porzioni lacunose che coinvolgono musicologi e interpreti coniugando esercitazioni di ri-composizione, esperienze musicali e riflessioni sull’operazione ricostruttiva. Fra questi The Lost Voices Project (Freedman, Haverford College); le sémaines thématiques Restituer la polyphonie lacunaire (Vendrix, CNRS-CESR, Tours 2012-2013); il Collaborative workshop Tudor Partbook. Reconstructing Incomplete Polyphony (Williamson, University of Newcastle 2016); i progetti di ricostruzione del Sacrarum Cantionum Liber Primus di Gesualdo (The Rotterdam Choir Projects Foundation; Gesualdo on line); i seminari della Notte europea dei ricercatori (Toffetti, Padova 2014-2015); il convegno Lost Voices (Università di Padova-Haute École de Musique de Genève 2020); e la prossima International Spring School In search of the lost voice (Toffetti, Università di Padova). Va inoltre segnalata la recente pubblicazione di edizioni critiche con proposte ricostruttive di alcune raccolte pervenuteci incomplete, fra cui la Musica a più voci di G.C. Ardemanio (Toffetti 2012, premio “Italian Heritage Award” 2013), la prima raccolta edita di musica per il teatro; il primo libro di mottetti di Gesualdo (Wood 2013); il Liber secundus diversarum modulationum di G. Frescobaldi (Della Sciucca-Toffetti 2014) e la concomitante uscita di incisioni discografiche delle composizioni ricostruite. Il poster intende catalizzare l’attenzione dei musicologi sul problema delle lacune e sulle sue ripercussioni, stimolare la riflessione su alcune possibili soluzioni e far conoscere iniziative già realizzate e in corso dedicate a quest’ambito di ricerca. Durante la presentazione ci si propone di discutere l’impostazione e i risultati dei progetti più recenti, illustrare gli obiettivi di quelli in corso e presentare materiale illustrativo.

La restituzione delle polifonie incomplete fra teoria e prassi: esperienze recenti e progetti in corso

Gabriele Taschetti
;
Marina Toffetti
2020

Abstract

Numerose raccolte musicali del passato pubblicate in parti staccate si sono preservate prive di uno o più libri-parte e per questo non vengono trascritte, studiate e confrontate con quelle complete, sono ignorate dagli ascoltatori e trascurate dagli studiosi, con gravi ripercussioni sulla maniera in cui ci immaginiamo il soundscape di intere epoche della storia. Da simili constatazioni sono scaturiti seminari e progetti di ripristino delle porzioni lacunose che coinvolgono musicologi e interpreti coniugando esercitazioni di ri-composizione, esperienze musicali e riflessioni sull’operazione ricostruttiva. Fra questi The Lost Voices Project (Freedman, Haverford College); le sémaines thématiques Restituer la polyphonie lacunaire (Vendrix, CNRS-CESR, Tours 2012-2013); il Collaborative workshop Tudor Partbook. Reconstructing Incomplete Polyphony (Williamson, University of Newcastle 2016); i progetti di ricostruzione del Sacrarum Cantionum Liber Primus di Gesualdo (The Rotterdam Choir Projects Foundation; Gesualdo on line); i seminari della Notte europea dei ricercatori (Toffetti, Padova 2014-2015); il convegno Lost Voices (Università di Padova-Haute École de Musique de Genève 2020); e la prossima International Spring School In search of the lost voice (Toffetti, Università di Padova). Va inoltre segnalata la recente pubblicazione di edizioni critiche con proposte ricostruttive di alcune raccolte pervenuteci incomplete, fra cui la Musica a più voci di G.C. Ardemanio (Toffetti 2012, premio “Italian Heritage Award” 2013), la prima raccolta edita di musica per il teatro; il primo libro di mottetti di Gesualdo (Wood 2013); il Liber secundus diversarum modulationum di G. Frescobaldi (Della Sciucca-Toffetti 2014) e la concomitante uscita di incisioni discografiche delle composizioni ricostruite. Il poster intende catalizzare l’attenzione dei musicologi sul problema delle lacune e sulle sue ripercussioni, stimolare la riflessione su alcune possibili soluzioni e far conoscere iniziative già realizzate e in corso dedicate a quest’ambito di ricerca. Durante la presentazione ci si propone di discutere l’impostazione e i risultati dei progetti più recenti, illustrare gli obiettivi di quelli in corso e presentare materiale illustrativo.
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