Il volume presenta i risultati del progetto “Lanifica. Il ruolo della donna nella produzione tessile di età romana: le evidenze dai contesti funerari dell’Italia settentrionale e delle province nord-occidentali” (2016-2018), finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato da Maria Stella Busana. La ricerca ha inteso indagare il contesto socio-economico e ideologico in cui agiva la donna romana in relazione all’attività tessile, considerata identitaria della matrona. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso un’analisi approfondita degli strumenti presenti nei corredi funerari, i quali, accanto alle testimonianze iconografiche e letterarie, costituiscono una ricca fonte di informazioni sul rapporto tra attività tessile e mondo femminile. L’area d’indagine del progetto è stata estesa a tutta l’Italia settentrionale e, pur con i limiti imposti dall’emergenza sanitaria, ha interessato alcuni importanti contesti delle province romane occidentali, analizzando complessivamente 1190 strumenti connessi all’attività tessile, provenienti da 842 sepolture, relative a 245 necropoli (dettagliatamente descritti nel database disponibile http://www.beniculturali.unipd.it/download/db_lanifica.zip). La disponibilità di un vasto campione di dati, arricchito da materiali inediti presentati da studiosi indipendenti e del Ministero della Cultura, e dal confronto con la documentazione proveniente da altri contesti cronologici e culturali dell’Italia e delle province, ha consentito di tracciare un quadro chiaro e articolato del fenomeno della deposizione in tomba degli strumenti tessili nell’Italia settentrionale in età romana, inserendolo in una più ampia riflessione diacronica e interculturale sul ruolo della donna in relazione all’attività tessile nell’Italia preromana e romana.
Lanifica. Il ruolo della donna nella produzione tessile attraverso le evidenze funerarie
M. S Busana;
2021
Abstract
Il volume presenta i risultati del progetto “Lanifica. Il ruolo della donna nella produzione tessile di età romana: le evidenze dai contesti funerari dell’Italia settentrionale e delle province nord-occidentali” (2016-2018), finanziato dalla Fondazione Cariparo e coordinato da Maria Stella Busana. La ricerca ha inteso indagare il contesto socio-economico e ideologico in cui agiva la donna romana in relazione all’attività tessile, considerata identitaria della matrona. Tale obiettivo è stato perseguito attraverso un’analisi approfondita degli strumenti presenti nei corredi funerari, i quali, accanto alle testimonianze iconografiche e letterarie, costituiscono una ricca fonte di informazioni sul rapporto tra attività tessile e mondo femminile. L’area d’indagine del progetto è stata estesa a tutta l’Italia settentrionale e, pur con i limiti imposti dall’emergenza sanitaria, ha interessato alcuni importanti contesti delle province romane occidentali, analizzando complessivamente 1190 strumenti connessi all’attività tessile, provenienti da 842 sepolture, relative a 245 necropoli (dettagliatamente descritti nel database disponibile http://www.beniculturali.unipd.it/download/db_lanifica.zip). La disponibilità di un vasto campione di dati, arricchito da materiali inediti presentati da studiosi indipendenti e del Ministero della Cultura, e dal confronto con la documentazione proveniente da altri contesti cronologici e culturali dell’Italia e delle province, ha consentito di tracciare un quadro chiaro e articolato del fenomeno della deposizione in tomba degli strumenti tessili nell’Italia settentrionale in età romana, inserendolo in una più ampia riflessione diacronica e interculturale sul ruolo della donna in relazione all’attività tessile nell’Italia preromana e romana.File | Dimensione | Formato | |
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