Nella comunità scientifica, l’interesse per il lattosio del latte bovino è emerso solo in tempi recenti, grazie alla correlazione con la salute della mammella e al sempre più crescente bisogno di caratteri alternativi come nuovi indicatori per fini selettivi. Inoltre, in alcuni mercati, il lattosio in forma solida ha un valore economico elevato grazie all’utilizzo nell’industria alimentare e farmaceutica. Negli ultimi anni si è osservato un crescente numero di pubblicazioni riguardanti la correlazione fra la concentrazione di lattosio (LP) e le cellule somatiche del latte. Queste ultime sono infatti uno degli indicatori di mastite più diffusi e utilizzati al mondo, sia sotto forma di conta di cellule (SCC), sia come punteggio (SCS). Per quanto concerne la produzione giornaliera di lattosio (LY), questa risulta responsabile della quantità di acqua presente negli alveoli e quindi del volume di latte prodotto. Gli obiettivi di questa tesi sono stati: i) caratterizzare fenotipicamente LP e LY identificando le maggiori fonti di variazione; ii) stimarne i parametri genetici; iii) calcolare le correlazioni fenotipiche e genetiche con la produzione di latte, la concentrazione di grasso e proteina, le proprietà coagulative, l’indice crioscopico e il contenuto minerale del latte; iv) stimare le correlazioni genetiche di LP con caratteri di salute rilevati da veterinari, incluse mastite e chetosi; v) identificare le regioni del genoma bovino che influenzano in maniera significativa LP e LY, comparandole con quelle identificate per mastite e SCS in altri studi. Il Capitolo 1 fornisce una panoramica delle principali fonti di variazione di LP e LY, e presenta le correlazioni genetiche e fenotipiche con produzione di latte, percentaule di grasso, percentuale di proteina e SCS. Nel Capitolo 2 vengono considerati alcuni caratteri maggiormente legati ad aspetti tecnologici del latte: indice crioscopico, proprietà coagulative e contenuto dei maggiori minerali presenti. Le correlazioni di LP e LY con le maggiori patologie che interessano la vacca da latte (mastite, chetosi, febbre da latte, ritenzione di placenta e cisti ovariche) sono presentate nel Capitolo 3. Infine, i risultati ottenuti dallo studio di associazione genome-wide sono riportati nel Capitolo 4. I risultati del presente lavoro di tesi hanno fatto emergere il potenziale ruolo di LP come indicatore di salute della mammella e di resistenza alla mastite nella bovina da latte. Tuttavia, considerando la variabilità limitata del carattere, dovranno essere studiati dei caratteri derivati da LP, magari sfruttando l’andamento di LP durante il corso della vita della bovina. Questi caratteri, se informativi, variabili ed ereditabili, potranno essere considerati validi candidati per massimizzare la risposta alla selezione nel medio-lungo periodo.

GENETIC AND GENOMIC BACKGROUND OF LACTOSE IN BOVINE MILK

Angela Costa
2020

Abstract

Nella comunità scientifica, l’interesse per il lattosio del latte bovino è emerso solo in tempi recenti, grazie alla correlazione con la salute della mammella e al sempre più crescente bisogno di caratteri alternativi come nuovi indicatori per fini selettivi. Inoltre, in alcuni mercati, il lattosio in forma solida ha un valore economico elevato grazie all’utilizzo nell’industria alimentare e farmaceutica. Negli ultimi anni si è osservato un crescente numero di pubblicazioni riguardanti la correlazione fra la concentrazione di lattosio (LP) e le cellule somatiche del latte. Queste ultime sono infatti uno degli indicatori di mastite più diffusi e utilizzati al mondo, sia sotto forma di conta di cellule (SCC), sia come punteggio (SCS). Per quanto concerne la produzione giornaliera di lattosio (LY), questa risulta responsabile della quantità di acqua presente negli alveoli e quindi del volume di latte prodotto. Gli obiettivi di questa tesi sono stati: i) caratterizzare fenotipicamente LP e LY identificando le maggiori fonti di variazione; ii) stimarne i parametri genetici; iii) calcolare le correlazioni fenotipiche e genetiche con la produzione di latte, la concentrazione di grasso e proteina, le proprietà coagulative, l’indice crioscopico e il contenuto minerale del latte; iv) stimare le correlazioni genetiche di LP con caratteri di salute rilevati da veterinari, incluse mastite e chetosi; v) identificare le regioni del genoma bovino che influenzano in maniera significativa LP e LY, comparandole con quelle identificate per mastite e SCS in altri studi. Il Capitolo 1 fornisce una panoramica delle principali fonti di variazione di LP e LY, e presenta le correlazioni genetiche e fenotipiche con produzione di latte, percentaule di grasso, percentuale di proteina e SCS. Nel Capitolo 2 vengono considerati alcuni caratteri maggiormente legati ad aspetti tecnologici del latte: indice crioscopico, proprietà coagulative e contenuto dei maggiori minerali presenti. Le correlazioni di LP e LY con le maggiori patologie che interessano la vacca da latte (mastite, chetosi, febbre da latte, ritenzione di placenta e cisti ovariche) sono presentate nel Capitolo 3. Infine, i risultati ottenuti dallo studio di associazione genome-wide sono riportati nel Capitolo 4. I risultati del presente lavoro di tesi hanno fatto emergere il potenziale ruolo di LP come indicatore di salute della mammella e di resistenza alla mastite nella bovina da latte. Tuttavia, considerando la variabilità limitata del carattere, dovranno essere studiati dei caratteri derivati da LP, magari sfruttando l’andamento di LP durante il corso della vita della bovina. Questi caratteri, se informativi, variabili ed ereditabili, potranno essere considerati validi candidati per massimizzare la risposta alla selezione nel medio-lungo periodo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11577/3371070
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